IL LABORATORIO SI RIUNISCE IL 19 DICEMBRE ALLE 20,30 IN CAMERA DEL LAVORO A MILANO

 

Sabato 25 novembre abbiamo, fra le altre cose, compiuto un anno di movimento.

Motivi per festeggiare, ed anche una responsabilità: verso questa storia, verso chi partecipa alla festa in stazione come già alla manifestazione di gennaio, quando prendiamo la parola e quando ascoltiamo in assemblea, chi legge il sito e chi ne diventa co-autrice con i messaggi che scrive.

Abbiamo intessuto legami e relazioni.
All'interno delle nostre assemblee e fuori, con le donne singole e con associazioni, con le istituzioni e  con le donne che nelle istituzioni sono state elette,abbiamo iniziato un percorso di interlocuzione con luoghi di rappresentanza formale e con le donne che in quei luoghi stanno.

All'assemblea di settembre ci siamo dette che avvertiamo l'esigenza di dare forma e struttura ai nostri lavori, ai pensieri, agli incontri, al processo delle nostre decisioni.  Nel corso di questo anno " magico" abbiamo realizzato una dinamica tra assemblee e laboratori, quello sulla salute, quello sulla città vivibile, quello sulle iniziative intorno alla questione della violenza, e prima ancora le discussioni in vari gruppi, "donne e politica," "la 194" " donne e lavoro". In gruppi abbiamo scritto i documenti che abbiamo presentato alle eleggibili al Parlamento l'8 marzo, ai candidati sindaci di Milano poi.


C'è stato un gruppo , detto "gruppo originario", che ha preparato le assemblee, cercato connessioni tra iniziative e relazioni.
Ci è parso un modo di procedere che ha creato una buona dinamica, ci ha permesso di realizzare le tante cose fatte.
Ci siamo anche poste interrogativi su un modo di procedere inventato giorno per giorno e ci siamo dette che vale la pena di ragionare insieme più direttamente sui nostri processi di comunicazione e di decisione, sulla visibilità e comunicabilità di questi.
A settembre abbiamo proposto di aprire una riflessione su questo con un laboratorio sulla rappresentanza interna e verso l'esterno del movimento.


Abbiamo ragionato sul nostro rapporto con le istituzioni, abbiamo su questo proposto un agire simbolico,  cercato di interloquire con le donne del centro sinistra elette. Abbiamo costantemente nominato e indicato lo spazio pubblico come lo spazio del nostro agire. Pubbliche le assemblee, ma pubblico anche il luogo e il dialogo su e con "la rappresentanza".

La questione della rappresentanza, intesa come rappresentanza nelle istituzioni, e nella politica istituzionale, l'abbiamo più volte ricordata e nominata come significativa e importante per noi. Nelle assemblee, nei documenti, nelle audizioni con la ministra delle Pari opportunità, abbiamo criticato ogni visione, e ogni agire, di politica istituzionale come attività separata e specialistica .


Su rappresentanza e istituzioni politiche e donne non soltanto noi nelle nostre assemblee, ma anche altre, hanno detto, proposto, ripreso o cominciato ragionamenti. Dalle elezioni del parlamento in poi c'è un addensarsi di motivi per parlarne.

Tra le tante novità che stanno nella nostra storia (di un anno!) c'è anche questa: quali relazioni, quali priorità di agenda con le istituzioni politiche e le donne che vi sono elette?

 

A settembre abbiamo detto che su questo avremmo voluto prendere un'iniziativa importante, pubblica, aperta. Una giornata di studi? Seminario? Convegno?
Il nome non ha importanza per ora.

Anche su questa iniziativa, i tempi i modi, ragioniamone in laboratorio.

 

Usciamo dal silenzio