Sara
Sesti e Liliana Moro
Scienziate nel tempo. 60 biografie
dalla recensione di Paola Emilia Cicerone
E' l'ampliamento e aggiornamento di "Donne di scienza. 50 biografie
dall'antichità al duemila", edito da Pristem-Università
Bocconi nel 1999. Il saggio, arricchito da un percorso sulla storia dell'educazione
e dell'istruzione delle donne e da una esauriente bibliografia, è
di quelli che fanno venir voglia di "andare oltre", su un terreno
poco esplorato come quello della presenza femminile nella storia della
scienza. Esplorato con una particolarità - quella di non indagarne
i presupposti scientifici o epistemologici - come facevano saggi celebri
come L'eredità di Ipazia di Margaret Alic (Editori
Riuniti, 1989) o I pantaloni di Pitagora di Margaret Wertheim
(Instar Libri, 1996) - limitandosi a offrire il profilo biografico di
sessanta scienziate, introdotto da schede utili a inquadrare ogni personaggio
nella realtà dei suo tempo e legandolo, ove possibile, a un'immagine
che strappa molte di queste donne da un anonimato anche visivo.
Molti conoscono, grazie ai premi Nobel che hanno vinto, Barbara McClintock
o Marie Curie. Il merito del volume è quello di portare alla luce
anche studiose dedite a discipline meno "visibili", come le
matematiche Maria Gaetana Agnesi, Emmy Noether e Sophie Germain, o come
Rosa Luxemburg, la cui fama politica tende a oscurare l'importanza dei
suoi scritti economici. Nella nuova edizione, aggiornata con altre biografie (Rebecca Cann, Jane Goodall),
anche due pioniere: Hedy Lamarr, attrice degli anni '30 e inventrice di
una tecnologia ora applicata alle reti wireless e Ellen Swallow-Richards,
fondatrice nell'Ottocento dell'ecologia.
Ampio spazio è dedicato, ovviamente, alle scienziate italiane,
da Laura Bassi - prima italiana a ottenere una cattedra universitaria
nella Bologna del Settecento - a Rita Levi Montalcini. Ma soprattutto
alle tante che hanno visto il proprio lavoro ignorato e sminuito a favore
degli uomini che avevano accanto: da Sophie Brahe (sorella dell'astronomo
Tycho) a Gabrielle du Chátelet (compagna di Voltaire), a Marie
Paulze Lavisier (moglie e collaboratrice del noto chimico) e Ada Byron,
collaboratrice di Charles Babbage e programmatrice ante litteram.
E non si tratta solo di vicende consegnate all'occhio ormai imparziale
della storia: il caso di Mileva Maric, la moglie di Einstein, il cui ruolo
nella definizione della teoria della relatività è ancora
discusso, e quello di Rosalind Franklin, il cui contributo sperimentale
alla teoria di Watson e Crick sulla struttura del DNA è stato spesso
sottovalutato dai colleghi, mostrano quali difficoltà debbano affrontare
le donne che scelgono di dedicarsi a una carriera scientifica
Sara
Sesti, Liliana Moro
Scienziate nel tempo. 60 biografie
Edizioni LUD, Milano
Il libro è esaurito, la nuova versione riveduta e ampliata è
Scienziate nel tempo. 75 biografie
|