Dittico
Bambini siriani A tutti i bambini “addormentati” - Era la foto di un giornale francese - Il quattro aprile duemiladiciassette Nella Siria di Assad Il gas li aveva imbalsamati Ingannati per sempre Ma i tratti, i capelli neri a onde Imitavano ancora Maria Schiavo
------------------------------------------------------------------------------------- Preghiera Gli animali pregano che la guerra finisca. Ma non finisce. in attesa del salto. Gli storni intrecciano figure enigmatiche come scritture nei cieli. Chi avrebbe mai pensato che la bellezza il prodigio dei voli, l’incrocio e il rapido sottrarsi l’uno davanti l’altra dietro non è che protezione della preda che all’interno di cerchi, ellissi volteggi, sincroniche cadute a precipizio si sottrae al falco pellegrino che sui bordi l’attacca? Anche certi umani pregano che la guerra finisca. Ma non finisce. Improvvisa sfrigola in repressione soffocamento di gole in rivolta non più velate, e sfidanti, fino all’impiccagione davanti a giudici neri come boia il capo avvolto da un bianco turbante: prodigio delle svelate al pubblico macello. esplosive divengono come voragine da smottamento E per un attimo il miracolo avviene: il giovane, il vecchio, dimenticano chi sono danno loro una mano a rimettersi in piedi. E ci sarà ancora un altro giorno ? Gli animali invocano la grazia di un paradiso perduto. Ma si appiattiscono guardinghi nell’erba presentendo il prossimo attacco. le ragioni del più forte “Quia ego nominor leo“ e come il suo antenato mitemente non può che sprofondarci dentro. Scivola e s’inchina davanti al micidiale disvelato sperando di aver salvato il più piccino. di un paradiso perduto e ogni giorno danno il loro sangue perché il miracolo avvenga. Ma non avviene. Incautamente sottovalutata un giorno la tremenda penetra come Zeus, il toro candido, nel ventre di Europa. Suprema è la legge dell’umano in guerra. Non conosce preghiera. Gennaio 2023
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