A Milano il nuovo giardino Sorelle Mirabal al servizio della biodiversità cittadina di Adriana Giannini
La via San Faustino, tra il quartiere dell'Ortica e Lambrate, scorre in gran parte a una certa distanza dalla ferrovia tra fabbriche ormai abbandonate, quartieri residenziali che crescono come funghi al loro posto e un paio di Residenze per anziani. Potrebbe sembrare la più anonima delle strade periferiche, ma dal sette maggio di quest’anno ha un’attrattiva particolare: l’ampio spazio non edificato che si estendeva tra la strada asfaltata e la ferrovia è diventato un giardino pubblico recintato con apertura diurna tutti i giorni dell’anno.
Da curiosa residente in zona e da naturalista per studi e vocazione, mi sono recata una domenica a vedere con i miei occhi com’era diventato il giardino che avevo conosciuto quando le associazioni vi organizzavano qualche iniziativa (c’è non lontana una fermata del bus 54). L’ho trovato straordinariamente tranquillo: le persone erano molto poche - forse perché non vi sono per ora attrezzature per far giocare i bambini - e questo faceva sì che si udissero gorgheggiare gli uccellini e ronzare gli insetti. Ci sono panchine e un gazebo, molti cespugli di rose e piante di vario tipo, ma è ancora tutto molto rustico e semplice, esattamente come l’avevano lasciato le associazioni. L’intervento del Politecnico si può osservare un po’ ovunque. Vi sono numerosi sensori alimentati a energia solare che hanno lo scopo di monitorare i preziosi insetti impollinatori che qui trovano un ambiente adatto e cartelli che spiegano lo scopo delle aree recintate, alcune dove piante e animali possono vivere indisturbati, altre in cui si mettono alla prova le piante più adatte a migliorare l’ambiente cittadino. Sarà ora interessante vedere se il giardino verrà apprezzato e frequentato dagli abitanti della zona e se il Dipartimento di architettura del Politecnico si sentirà in dovere di tenere informati sui dati raccolti in questo spazio anche i cittadini oltre agli addetti ai lavori. Non va infatti dimenticato che sono state proprio le associazioni di cittadini ad avere il merito di aver ripulito e reso frequentabile inizialmente quest’area abbandonata che quindi sentono un po’ loro.
9-06-2025 |