L’in-canto delle parole

 

Il corso prende spunto dall’interesse, maturato tra molte donne negli ultimi trent’anni, a riflettere sulle forme di percezione di sé e del mondo, di autorappresentazione e rappresentazione, sui modelli culturali, appresi e trasmessi attraverso la lingua.

La lingua, infatti, costituisce i "binari" su cui viaggia il pensiero, è il luogo nel quale si costituiscono le soggettività delle donne e degli uomini, perché è il principale trasmettitore dei valori e degli ideali della comunità delle/dei parlanti.

La lingua come prodotto dell’attività di simbolizzazione è il luogo della codificazione dei ruoli sessuali, vissuti come naturali, e quindi immutabili, proprio perché appresi dalla e nella lingua materna.

Nel percorso dall’invisibilità alla visibilità avviato dalle donne nel campo sociale, culturale e politico, la lingua svolge una funzione fondamentale per la sua duplice natura di specchio della realtà, e quindi riflesso dell’ordinamento dato, ma contemporaneamente creatrice della stessa.

Nel corso verranno esaminati vari tipi di lingua, e quindi di testi, con particolare attenzione a quelli letterari elaborati da donne.

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