The hours
di Sara Sesti

 

Film tratto dal romanzo di Michael Cunnigham, "Le ore", edito da Bompiani, testo a struttura complessa che intreccia le vicende di tre donne diverse, di differente età e indole, ma tutte riflesso in qualche modo della protagonista di "Mrs. Dalloway" di Virginia Woolf e tutte alle prese con una invisibile rimozione dell'infelicità destinata a sopraffarle.

 

Stephen Daldry, regista del fortunato Billy Elliot, non riesce qui a rendere la leggerezza con cui nel romanzo viene rivelato al lettore il percorso di ciascuna delle protagoniscte fino al crocevia che le lega. L'episodio iniziale del quale è protagonista Nicole Kidman nei panni di Virginia Woolf che si uccide lasciandosi annegare, è filmato come il martirio di una mistica; quello che vede il poeta malato terminale togliersi la vita, è più vicino ad un monologo teatrale, mentre la più delicata e toccante delle tre vicende - quella che vede Julianne Moore seppellita in un matrimonio senza via d'uscita, incapace di cedere parti di amore al proprio bambino che è in sua adorazione - è schematica e sentimentale come una fiction.

Si esce dal film con l'idea che il cinema non sia proprio capace di raccontare le sfumature più sottili dei sentimenti come quelli di una donna che per tutta la vita ha amato un amico omosessuale per non tradire un solo attimo di piena e autentica felicità vissuto insieme a lui in gioventù, o quello di una moglie piccolo borghese che ama i libri della Woolf ed è divisa tra la repulsione verso un marito che è un impeccabile brav'uomo e desideri verso altre donne che non può confessare, o il segreto di una grande scrittrice che proietta sulle proprie pagine il disagio di una sensibilità incapace di accettare ogni dettaglio del mondo senza un dolore smisurato.

Bravissime le tre protagoniste: Julianne Moore sa dare intensità alla struggente drammaticità del proprio personaggio; Meryl Streep è staordinaria nella scena in cui improvvisamente perde il controllo dei nervi, dopo aver tentato di tutto per proteggere se stessa e le persone che ama. Brava anche Nicole Kidman, mortificata da una protesi nasale verdolina.