Concorsi per giovani scienziate

Valeria Fieramonte



Sono numerose ormai le giovani scienziate premiate dalla Fast ( Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche) con il contributo della Commissione europea e il patrocinio di molte associazioni di settore. Il concorso si svolge da parecchi anni, ma quest’anno ha visto una partecipazione molto alta di ragazze: il 48%.

Hanno dai 14 ai venti anni, e sono presenti in ogni campo di ricerca industriale: dallo studio di metodi per migliorare l’efficienza dei pannelli fotovoltaici ( Chiara Cuminal, liceo scientifico aeronautico di Bergamo), alla ricerca di nuovi tipi di bioplastiche ricavate da materie prime di scarto come il glutine e la lecitina ( Alessia Deana, Sofia Disint e Silvia Molaro, I.S.I.S. Malignani di Udine: si potrebbero fare per esempio in campo medico dei cerotti idrosolubili e dunque dalla facile rimozione), ai sistemi di allarme quando sale il livello dell’acqua per comunità che vivono in zone facilmente e frequentemente allagabili ( Isabelle Canovas Aleman, Sofia Ouradou Hrudkova, Violeta Diaz Garcia, Istituto peninsular, Mexico), a questioni più pratiche e immediate, ma non meno importanti, come la proposta di un doppio filtro in gel che sequestra le microplastiche in lavatrice, un problema di grandissima importanza data la continua crescita di fibre sintetiche nel settore dell’industria tessile: un carico di 6kg di tessuti può rilasciare, si è calcolato, dalle 140.000 alle 700.000 microfibre non biodegradabili ( Myriam Catania, Martina Seminara, Martina Zitello, I.T.I.S Cannizzaro, Catania).

E c’è anche chi studia le proprietà delle parti bianche (albedo) delle arance per usarle contro la formazione di radicali liberi: gli ossidi di azoto, prodotti per esempio dalle cucine a gas, hanno una funzione ossidante, così come i nitrati, perciò lo studio di sostanze antiossidanti fa parte del tentativo di ridurre il danno.(Ilaria Bocchini, Lana Bovetti, Viola Palanca, I.I.S Lalilei, Jesi)

E anche chi ha studiato l’efficienza delle fotosintesi clorofilliana in tre piante, il ciclamino, la menta e l’avocado per capire quale delle tre è più efficace nell’assorbimento di CO2, per concludere che le piante di avocado sono le più efficienti ( Matilde Carpini, in collaborazione con Filippo Angelo Dionizio, liceo scientifico Galileo Ferraris di Torino). Oppure dei nanosensori per salvare le risaie dal cadmio: l’analisi dei chicchi di riso di Novara, Pavia e Vercelli ha evidenziato un accumulo di cadmio legato a condizioni di gestione idrica. I nanosensori sono una soluzione più economica e rapida di altre, e forse verranno applicati su scala industriale anche per il controllo di altri inquinanti ( In questo caso il gruppo di ricerca è composto da due ragazze e un ragazzo, Erik Caimi, Benedetta Guazzardi e Irene Riva, I.T.I.S G. Omar di Novara).

I 40 progetti finalisti avevano composizioni miste oppure di soli ragazzi o ragazze. Dato il sito ho scelto ovviamente le ragazze, ma tutti hanno meritato i premi ricevuti. Il più ambito un viaggio all’estero per altri eventi internazionali che a loro volta possono erogare premi: come Columbus in Ohio, USA, o Stoccolma, o ancora Rochester ( Genius Olympiad , USA), Londra, Osaka (Giappone), Novo Hamburgo in Brasile e persino gli Emirati Arabi Uniti (EAU). Tutte occasioni per stringere legami e fare amicizia con altri ricercatori.

Qualcuna è anche ‘corsa’ da sola, come Ginevra Terrizzano (Liceo scientifico Sacro Cuore, Milano), che ha studiato addirittura una rete di satelliti CubeSat ( i più piccoli ed economici) per il monitoraggio dei disastri ambientali, o chi ha iniziato a studiare l’applicazione dell’intelligenza artificiale alla diagnosi dei Melanomi, tramite lo sviluppo di algoritmi applicati a uno speciale website per immagini automatiche che li individua, pare, più facilmente .

Oppure nuovi metodi di prevenzione e diagnosi del tumore al seno tramite l’intelligenza artificiale:

reti neurali a imitazione di quelle umane vengono addestrate a distinguere tra tumori benigni e maligni, anche se per ora l’accuratezza non supera il 64%.( Heloisa Marquez e Julia Calcagno Mayer, Colegio sinodal da Paz, Novo Hamburgo, Brasile)

All’ITIS Cannizzaro di Catania gli studenti hanno proposto un filtro fitodepurante basato sull’uso del falso papiro, o Cyperus Alternifolius. Importante per una migliore gestione dell’acqua, che scarseggia sempre di più. In questo caso si tratta di ottimizzare gli impianti di trattamento delle acque reflue, riutilizzabili per uso non potabile ( Sofia Biondi, Alessio Monteleone, Francesco Santangelo).

Ho notato che sono state premiate più facilmente, per quanto riguarda i viaggi, le ragazze inserite in gruppi misti, e tutti hanno potuto seguire le belle conferenze di Paolo Nespoli, astronauta e grande divulgatore, il laboratorio arte e scienza di Roxana Alvarado e l’interessantissima conferenza di Gianfranco Pacchioni sulla storia dell’Intelligenza artificiale a partire dagli scritti di Primo Levi.

Per finire, ci sono anche studi all’apparenza più leggeri, come quello relativo alla misurazione dei composti volatili (COV) emessi nella stesura e rimozione di smalto cosmetico per unghie ( Clelia Guidotti e Lucia Scorletti, liceo scientifico Elio Vittorini, Milano). Un’esposizione a composti volatili in quantità non trascurabili può essere potenzialmente nociva, anche nelle case, ma non ho dubbi da dove è arrivata l’idea di questa ricerca: Lucia aveva unghie bellissime e con smalto applicato in modo perfetto: credevo fossero finte ma ho dovuto ricredermi ...

29-03-2025




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