Wanda Broggi. Scuderia dei sogni

di Donatella Bassanesi

 


Wanda Broggi
ritratto di terracotta di E. Tadini

 

Wanda Broggi è nata, vive e lavora a Milano. Ha frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia di Brera partecipando al movimento “Nuova Figurazione”. Ha insegnato Discipline Pittoriche a Brera e Cultura Visiva ai Corsi per grafici e fotografi della Regione Lombardia.
Sue numerose mostre si sono tenute in Gallerie ed è stata invitata a esporre in vari Enti Pubblici: a Milano (Biennale Nazionale Città di Milano 1974, 1987,1989, 1993, Arte in Permanente 1990, Fiera d’Arte Moderna e Contemporanea 1998, Galleria Spazio Immagine 1979, 1993, Galleria “Appiani Arte 32”1997…), a Roma (Quadriennale di Roma 1975, Galleria Due Mondi 1975…), a Parigi (1980, 1981), a Londra (Bedford House Gallery 1974), a Darmstadt (Galleria Artis 1998), e poi a Firenze, Trento, Cremona, Vigevano, Seregno…

 

C’è una figura di donna che ritorna persistente nei quadri di Wanda Broggi.



Armida, 1996

Il volto come di bambola dagli occhi sgranati: stupiti? Osserva? Evoca? Mondi? il farsi del tempo?

La mano sopravanza l’intera figura, staccata, galleggiante.

Il gesto: l’indice e il pollice uniti come a tenere un’invisibile matita a segnalare un punto a trattenere un filo, e il mignolo, puntato verso l’alto, ammonisce.

Le gambe non poggiano per terra, piegate esprimono forza più che difesa, un raccogliersi prima di spiccare un salto – o il volo.

Personaggio misterioso e fiabesco, nasce in una Giostra. Di lei, a volte, si trovano frammenti (una mano, delle gambe…), spezzoni di tempo.

La sua presenza evoca l’attimo – il movimento-tempo nel momento: la sua forza evocatrice, costruttrice-disgregatrice.

A un certo punto della sua vita prende (le viene dato) il nome di Armida, la maga che Tasso pone in un giardino.

Armida vestita di rosso è tesa ad ascoltare (Il battere del tempo? Il movimento? Animali fantastici che sfilano in una luce tagliente, animati dalla vita meccanica della giostra-ruota, da una storia che avviene tra loro e il fondo che si colora delle loro luci?).

Mentre il cavallo azzurro e la sua coda di sirena appartengono all’oscurità, a un tempo acquatico e senza fondo.

Armida è custode di cavallucci di legno. Antichi giocattoli dalla vita effimera che rende il silenzio sospeso, portano il segno di giochi fermati da un’assenza antica di bambini, di cui immaginiamo un riflesso, nascosti da una nebbia scura o leggera.

I cavallucci, rivisitati, rendono al presente l’assenza.

 


Pulcinella, 2000- Cesarina, 20000

 

Armida rende al presente i giochi lontani. A un presente che è attimo, è ri-presentazione, cioè rap-presentazione. E la rap-presentazione permette di pensare più di ciò che si pensa. L’arte immagina ciò che non c’è.

Perciò lei è Signora del segno – che è di-segno, linea in tensione (l’ombra), un percorso che segna righe, di-rige (perché disegnare è di-rigere, dove c’è la parola rex, regere, e il senso che attribuiamo al re e al reggere, sorreggere).

Segnando righe attraversa lo spazio, la tensione tra il vicino e il lontano, tra l’uno e l’altro (a ragione della quale la presenza immediata delle cose si muta alla ricerca del senso delle cose, che è poi ricerca della verità).

Attraversa lo spazio segnando righe, attraversando lo spazio della memoria e, insieme, percorrendo lo spazio sulla carta. C’è confluenza tra l’andare, il muoversi e il fissare segni, che non sono mai riproduzioni, sono immagini (quindi opere di magia e dell’immaginazione che rende al presente, rende il presente). Perciò Armida potremmo anche chiamarla Signora della Soglia.

L’ombra a cui introduce (che è simultaneità dell’appassire sfiorire morire, e del germogliare: la forza-facoltà formatrice-creatrice, nelle cui regioni appaiono gli archetipi del mondo sensibile), e che è origine della pittura, cioè della rap-presentazione, del venire al presente, del rendere al presente ciò che non è presente, appartiene all’oscurità e al mistero, e perciò rende magicamente, rende immagini. Ombre, che per essere magiche suggeriscono, indicano , interrogano, sono il “miglior nemico”. Fantasmi (e le loro sottili vendette).


Wanda Broggi. Scuderia dei sogni
mostra al Museo del Cavallo Giocattolo di Grandate (Como)
aprile-maggio 2003