Wanda
Broggi. Scuderia dei sogni
di Donatella Bassanesi
Wanda
Broggi è nata, vive e lavora a Milano. Ha frequentato il Liceo
Artistico e lAccademia di Brera partecipando al movimento Nuova
Figurazione. Ha insegnato Discipline Pittoriche a Brera e Cultura
Visiva ai Corsi per grafici e fotografi della Regione Lombardia.
Cè una figura di donna che ritorna persistente nei quadri di Wanda Broggi.
Il volto come di bambola dagli occhi sgranati: stupiti? Osserva? Evoca? Mondi? il farsi del tempo? La mano sopravanza lintera figura, staccata, galleggiante. Il gesto: lindice e il pollice uniti come a tenere uninvisibile matita a segnalare un punto a trattenere un filo, e il mignolo, puntato verso lalto, ammonisce. Le gambe non poggiano per terra, piegate esprimono forza più che difesa, un raccogliersi prima di spiccare un salto o il volo.
Personaggio misterioso e fiabesco, nasce in una Giostra. Di lei, a volte, si trovano frammenti (una mano, delle gambe ), spezzoni di tempo. La sua presenza evoca lattimo il movimento-tempo nel momento: la sua forza evocatrice, costruttrice-disgregatrice.
A un certo punto della sua vita prende (le viene dato) il nome di Armida, la maga che Tasso pone in un giardino. Armida
vestita di rosso è tesa ad ascoltare (Il battere del tempo? Il
movimento? Animali fantastici che sfilano in una luce tagliente, animati
dalla vita meccanica della giostra-ruota, da una storia che avviene tra
loro e il fondo che si colora delle loro luci?). Mentre
il cavallo azzurro e la sua coda di sirena appartengono alloscurità,
a un tempo acquatico e senza fondo.
Armida è custode di cavallucci di legno. Antichi giocattoli dalla vita effimera che rende il silenzio sospeso, portano il segno di giochi fermati da unassenza antica di bambini, di cui immaginiamo un riflesso, nascosti da una nebbia scura o leggera. I cavallucci, rivisitati, rendono al presente lassenza.
Armida rende al presente i giochi lontani. A un presente che è attimo, è ri-presentazione, cioè rap-presentazione. E la rap-presentazione permette di pensare più di ciò che si pensa. Larte immagina ciò che non cè. Perciò lei è Signora del segno che è di-segno, linea in tensione (lombra), un percorso che segna righe, di-rige (perché disegnare è di-rigere, dove cè la parola rex, regere, e il senso che attribuiamo al re e al reggere, sorreggere). Segnando righe attraversa lo spazio, la tensione tra il vicino e il lontano, tra luno e laltro (a ragione della quale la presenza immediata delle cose si muta alla ricerca del senso delle cose, che è poi ricerca della verità).
Attraversa lo spazio segnando righe, attraversando lo spazio della memoria e, insieme, percorrendo lo spazio sulla carta. Cè confluenza tra landare, il muoversi e il fissare segni, che non sono mai riproduzioni, sono immagini (quindi opere di magia e dellimmaginazione che rende al presente, rende il presente). Perciò Armida potremmo anche chiamarla Signora della Soglia.
Lombra a cui introduce (che è simultaneità dellappassire sfiorire morire, e del germogliare: la forza-facoltà formatrice-creatrice, nelle cui regioni appaiono gli archetipi del mondo sensibile), e che è origine della pittura, cioè della rap-presentazione, del venire al presente, del rendere al presente ciò che non è presente, appartiene alloscurità e al mistero, e perciò rende magicamente, rende immagini. Ombre, che per essere magiche suggeriscono, indicano , interrogano, sono il miglior nemico. Fantasmi (e le loro sottili vendette).
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