Allegato 2

La parola pubblica

 

La parola pubblica e l’osservatorio rappresentano il segnale essenziale che determina la discontinuità politica che sollecitiamo: sappiamo tuttavia che progettare e realizzare la civile convivenza tra uomini e donne non avverrà per decreto ma attraverso trasformazioni profonde, costantemente sollecitate e sostenute e in sinergia con i soggetti sociali.

Sarà un primo, rilevante segno del cambiamento dar corso ad una campagna culturale diffusa sul territorio nazionale, duratura nel tempo, articolata a seconda dei destinatari, progettata in dialogo con il movimento e le associazioni delle donne.

Una campagna istituzionale che sia un insieme di azioni e interventi sul piano della sensibilizzazione e dell’educazione e che sceglie per sé l’ottica della prevenzione piuttosto che un’attitudine meramente repressiva Individuiamo l’educazione e la pubblicità come i campi in cui le azioni di sensibilizzazione potranno essere più articolate, efficaci e fondative di un cambiamento

Una campagna di sensibilizzazione e di educazione si articolerà sui seguenti punti:

1. l’educazione al rispetto del corpo e dell’integrità delle donne deve svolgersi sull’arco dell’intero sistema scolastico, pubblico e parificato, a partire dalla scuola materna fino all’università, secondo modalità e metodi congruenti alle varie età. I principi costituzionali che dichiarano l’uguaglianza e la pari dignità, l’assenza di “distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione e orientamento sessuale,” sono il fondamento al quale ci riferiamo e vanno affermati e trasmessi nei luoghi della socialità delle persone attraverso i molteplici strumenti che la comunicazione mette a disposizione.

2. la pubblicità deve rispettare la dignità del corpo delle donne, le immagini non devono proporne un uso discriminatorio e reificato. 6/7 Devono essere previste strumenti e sedi di regolamentazione, autoregolamentazione e controllo che risultino efficaci.

3. la formazione specifica e l’aggiornamento professionale devono essere promosse presso operatori e operatrici nel sistema scolastico, sanitario, giudiziario e di sicurezza. Un programma in questo senso dovrà essere finalizzato al rispetto della dignità e dell’inviolabilità del corpo femminile, all’accoglienza e all’assistenza delle donne in condizione di difficoltà., al riconoscimento dei segnali della violenza e dell’abuso.