Al candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Lombardia
Caro Ambrosoli,
Leggiamo che fra le persone chiamate ad appoggiare la sua candidatura a Presidente della Regione Lombardia c’è l’ex leghista Alessandro Cè.
Il suo nome è noto alle donne per aver sostenuto posizioni che minacciano la libertà di decidere se, quando e come diventare madri.
Con le sue dichiarazioni contro la legittimità dell’interruzione volontaria di gravidanza, e con:
- il suo emendamento dell’articolo 1 della legge sulla Procreazione Medicalmente Assistita, che vuole l’embrione soggetto di diritto;
- la legge regionale che prevede la sepoltura di quel che resta dell’aborto (a prescindere dal desiderio della donna)
- lo stop all’uso della Ru486 all’ospedale di Niguarda quando era Assessore alla Sanità, ostacolando così l’attuazione della legge 194 che auspica la ricerca e l’uso dei mezzi meno invasivi per interrompere la gravidanza,
ha contribuito a quella rappresentazione della maternità che vuole la donna passivo contenitore, non individuo libero e responsabile.
Cè ha cambiato idea? Lo dica allora. Noi rispettiamo la libertà di pensiero, ma non gli atti e le dichiarazioni contro la libertà delle donne.
Chiediamo chiarezza su un punto delicato: il diritto delle donne di accedere a un aborto sicuro, già minacciato da chi, abusando dell’obiezione di coscienza, rifiuta la cura delle persone e calpesta una legge dello stato.
Sulla sanità, sul rispetto delle donne, sulla chiarezza dei diritti va fatto un passo avanti rispetto al governo uscente e, su certi temi, anche un'inversione di rotta.
Noi Le chiediamo un impegno in tal senso, auspicando naturalmente una sua vittoria e impegnandoci a sostenerla, purchè il programma e le persone che verranno chiamate ad applicarlo siano nel solco di questi principi.
Associazione di donne Usciamo dal silenzio
Libera Università delle donne di Milano
Consultori privati laici
16 gennaio 2013
Risposta a “Usciamo dal silenzio"
Negli ultimi giorni in rete sono affiorate delle preoccupazioni legate alle
posizioni in tema di aborto di Alessandro Cè dopo l’apparentamento con la
sua lista. Mentre le convinzioni personali di Cè riguardano solo lui, le
scelte politiche in termini del pieno diritto delle donne di disporre del
proprio corpo e delle proprie scelte sono le nostre – condivise da tutte le
componenti della coalizione e anche quindi dalla lista capeggiata da Cè – e sono per il pieno riconoscimento, la protezione e il presidio di questi
diritti fondamentali, peraltro acquisiti e valorizzati dalla normativa
vigente.
Credo che le scelte che stiamo facendo per garantirci la presenza di piu’
donne in politica – almeno tante quanti sono gli uomini e in posizioni
decisionali – impediranno che in futuro qualcuno possa mettere in
discussione questi diritti in Regione Lombardia.
Umberto Ambrosoli
18 gennaio 2013 |