Appello delle Donne DS
Angoscia, sgomento, dolore sembrano non avere fine.
Un terrorismo da sconfiggere, un terrorismo senza alibi possibili colpisce
popolazioni inermi, bambini, giornalisti, persone semplici.
E ora le donne.
Ora due giovani donne italiane di pace, coraggiose, appassionate del
mondo, degli altri, tenaci nel tessere tele di solidarietà, di umanità nei
luoghi più difficili e drammatici, senza rinunciare alla speranza e al
sorriso.
Ogni strada per la liberazione di
Simona Pari,
Simona Torretta
e di Ra'ad Alì Abdul-Aziz
e Mahnaz Bassam,
rapiti con loro, va percorsa
incessantemente: La via delle istituzioni, dell'impegno del Governo, del
Parlamento, delle sedi sovranazionali, dell'Europa; La via del dialogo fra
le convinzioni culturali e religiose come antidoto ad ogni fondamentalismo
e via maestra per l'affermazione dei diritti umani; La via della
partecipazione, della mobilitazione delle coscienze, della pressione
popolare contro il terrorismo, per la pace, perché Simona Pari e Simona
Torretta ritornino ai loro affetti, alla serenità della loro vita, al loro
lavoro per costruire un mondo migliore;
La via della politica, della diplomazia, del confronto, non della guerra,
a partire da quella in Iraq. Perché troppi sono i conflitti che
insanguinano il mondo e troppo grandi le disuguaglianze;
La via dell'incontro delle differenze che animano le donne perché si
uniscano nella consapevolezza di un destino comune.
Ci rivolgiamo alle nostre sorelle musulmane e a tutte le donne dell'Iraq
perché si schierino per la liberazione di Simona Pari e Simona Torretta.
Perché la loro libertà è il simbolo della libertà di tutte le donne.
Perché mai come ora appare chiaro che dignità e libertà femminili sono
termometro delle civiltà e nelle civiltà e condizione per la libertà di
tutti.
Aderiamo alla mobilitazione di venerdì 10 settembre a Roma per la
liberazione di Simona Pari, Simona Torretta, Rapad Alì Abdul-Aziz, Mahnaz
Bassam e di tutti gli altri ostaggi.
Non si fermeranno mai il nostro impegno, la nostra passione perché il
dialogo prevalga sulla barbarie del terrorismo.
Le democratiche di sinistra
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