L'assedio

di Tiziana Tobaldi

 

 

Nell'autunno del 1941 i nazisti stanno avanzando in Unione Sovietica e, arrivati a Stalingrado, la cingono d'assedio tagliandone tutte le vie di comunicazione. Per tutto l'autunno e l'inverno seguenti, prima che possa venire aperto un corridoio di soccorso attraverso il lago ghiacciato Ladoga, i 3.000.000 di abitanti ed i 500.000 militari stanziati dovranno subire un assedio devastante a seguito del quale i morti arriveranno ad essere complessivamente circa la metà della popolazione.

Anna, la protagonista, ha ventitre anni e proviene da una famiglia di intellettuali. E' il paradigrna della donna che ha dovuto cedere i propri desideri di realizzazione ed il perseguimento delle proprie aspirazioni alle richieste imperiose della vita e che troverà drammaticamente se stessa vivendo con una forza anche a lei sconosciuta situazioni sconvolgenti.

Durante i primi durissimi mesi di assedio si troverà a condividere l'appartamento e le risorse di sopravvivenza con Kolja, l'amato fratellino-figlio di cinque anni, il padre, uno scrittore che il regime stalinista ha messo al bando e che recita il ruolo di intellettuale incapace di pensare ai bisogni quotidiani propri e dei figli, Marina, una attrice anch'essa invisa al regime e già amante dei padre, Andrej, un giovane medico militare ed il ricordo della madre Vera.

Dunmore, scrittrice e poeta inglese, riesce a proiettarci fra gli assediati di Stalingrado. Percepiamo gli effetti della denutrizione e del gelo nel nostro corpo. Cogliamo l'importanza insostenibile delle piccole abitudini quotidiane cui, nella normalità delle consuetudini, ormai non diamo più importanza. La realtà si deforma pagina dopo pagina
e la lotta per la sopravvivenza viene a dettare le regole di vita. Una lotta cui qualcuno soccombe ma dalla quale comunque nessuno può emergere com'era prima.

Le storie personali non oscurano mai del tutto, però, lo sfondo storico: il regime stalinista che, già prima dell'assedio, soffocava inesorabilmente la vitalità e l'energia degli abitanti.

In questo libro l'assedio è visto dalla parte dei più deboli, le donne, i bambini, gli anziani. E' un libro sulla guerra narrata dalla parte di chi non solo non l'ha scelta, ma che deve solo subirla, mettendone così ancora più in evidenza la crudeltà, la spietatezza, la brutalità, l'inutilità.

Helen Dunmore,
L'assedio,
Marco Tropea Editore, 2002.