BIELLA - "SUL FILO DELLA LANA"

 


Arianna, Giorgio De Chirico



Si tratta di un grande evento espositivo, una mostra-show, un  viaggio multisensoriale che segue quel filo di lana che s'intreccia così strettamente alla storia dell'umanità da sconfinare nel mito e  divenire uno degli elementi simbolici più ricorrenti fin dai tempi più antichi. L'esposizione propone una raccolta di opere d'arte, storiche e contemporanee, per affrontare alcuni temi fondativi della storia dell'umanità. Attraverso una serie di accostamenti poetici posti trasversalmente nelle epoche la mostra suscita la fantasia del visitatore accostando importanti reperti archeologici, lavori maggiori della pittura classica e opere di arte contemporanea.

Si trovano così a confronto una delle più note sculture dell'antichità, l'ariete bronzeo greco che proviene dal Museo Archeologico di Palermo e le pecore del XIX secolo dinanzi alla benedizione di un prete cattolico nel dipinto di Segantini. La famosissima Arianna, una scultura marmorea archeologica della Collezione Medici, accanto alle opere di Giorgio De Chirico che in essa hanno trovato fonte d'ispirazione, il filo rosso di lana nelle immagini di Teseo su un vaso attico, il medesimo filo rosso nelle mani di una Madonna russa del XVI secolo, e ancora lo stesso filo rosso come motivazione dei romanzi di Arthur Miller.

L'archetipo della lana, dal filo primordiale, al fuso e alla pezza è in mostra con uno spirito nuovo, derivante dalla volontà di utilizzare l'infinita eredità culturale italiana come strumento per definire un brand produttivo che intende affrontare la competizione mondiale. Dal filo di Arianna al gomitolo di Andy Warhol, una storia di millenni è in mostra a Biella fino al 24 luglio 2005. Curata dal noto critico d'arte Philippe Daverio è la prima esposizione mai realizzata al mondo sul mito della lana e raccoglie più di 100 opere provenienti dai principali musei internazionali, che coprono un arco temporale dalla preistoria ai giorni nostri.

Il percorso è articolato in tre sezioni distinte: Il Mito, La Fantasia e La Fabbrica. Rivoluzionaria la concezione espositiva: si inizia con gli inediti accostamenti di capolavori artistici, per continuare con un l'allestimento, di forte impatto innovativo (ogni sezione ha uno schermo dal quale il curatore commenta le opere e fornisce dei flash storici). Rivoluzionario è anche lo scopo dell'evento, che intende svelare l'anima della città, quell'eccellenza nella lavorazione della lana che costituisce la corporate identity di Biella e del suo territorio.


Tratto da http://www.archeologia.it/