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Dal sito di Carta abbiamo tratto la lista dei prodotti da boicottare e il motivo per farlo riferito a ciascuno.
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Sottilette Formaggi
Dal 27
gennaio scorso la Altria è il nuovo nome della multinazionale Philip
Morris, attiva in 46 paesi in vari settori, dalle sigarette [prima
produttrice al mondo] agli alimentari, con il marchio Kraft
Jacobs Suchard [latticini, salse, cacao, caffé].
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Nata nel 1869, la Campbell é presente in 19 paesi, con filiali in Messico e Cina e finanziarie nelle Antille Olandesi e Hong Kong. Attiva nel settore alimentare con salse, minestre e biscotti, tra il 1994 e il 1996 ha pagato multe per oltre 10mila dollari per violazioni nelle leggi sul lavoro negli Usa. In Italia controlla la società Logrò, che produce legumi e verdure conservate, sottoli e sottaceti.
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Anitra Wc![]() Detersivi
Johnson Wax è una delle maggiori società al mondo produttrici di prodotti
chimici per la casa, dalla cera per pavimenti agli insetticidi
presente in 60 paesi, con filiali in Messico, Indonesia, Turchia,
Egitto e Colombia, già condannata negli Usa ad una multa di 4,2
milioni di dollari per truffa verso i consumatori. |
Con sede a New York, e ben 232 stabilimenti in quaranta paesi, la
Colgate é una delle dieci imprese transnazionali che nel 1997
patteggiò una multa di 4,2 milioni di dollari per truffa ai danni
dei consumatori.
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Multinazionale della frutta fresca [ananas, banane, meloni, mele], attiva in 50 paesi, possiede 25mila ettari di terre coltivate, dall'America centrale e meridionale alle Filippine, controllando il 16% del mercato mondiale di banane. Le alte quantità di pesticidi utilizzati, ritenuti molto dannosi dall'Organizzazione mondiale della sanità, hanno contaminato fiumi e terreni, in particolare in Costa Rica. Gravissime le intimidazioni e le violenze verso i sindacalisti bananieri del Guatemala.
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Presente in più di 140 paesi, attiva nei settori farmaceutici, dei cosmetici [Infasil], dei prodotti cartacei [fazzoletti Tempo] e degli alimentari [patatine Pringles, che utilizzano il pericoloso "Olestra", un prodotto di sintesi sostituto dell'olio]. Risulta essere tra le maggiori produttrici di fonti di rifiuti, con la produzione di pannolini e più volte si è resa responsabile di grave inquinamento ecologico. Tra le 15 maggiori società che finanziano associazioni ambientaliste favorevoli alle imprese, in passato ha donato 69mila dollari ai partiti Usa.
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Dole La multinazionale alimentare Dole, di cui è maggior azionista Robert Murdock, conduce affari in 94 paesi, possiede 92mila ettari di terra, di cui 32mila in paesi del sud del mondo [Costa Rica, Guatemala, Colombia, Honduras, Nicaragua, Ecuador, Thailandia, Filippine, Sudafrica, Jamaica e Camerun], possiede almeno dieci navi bananiere e ne gestisce altre 34. Presente anche nel settore dei fiori [in Colombia], fa uso del lavoro minorile e utilizza pesticidi che hanno contaminato terreni e fiumi.
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Presente in 26 paesi, con filiali in Venezuela, Egitto, Russia e
Cina, nel settore alimentare con salse e condimenti vari, alimenti per
l'infanzia, surgelati, cibi per animali, bevande dietetiche [è
proprietaria della Weight Watchers Int. e in Italia
commercializza dolcificanti prodotti dalla Monsanto] e prodotti
ittici, per i quali dispone di una flotta di pescherecci.
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Presente in 44 paesi, con filiali nelle Filippine, Cina, Indonesia, Kenya e El Salvador, attiva in vari settori, dall'abbigliamento [Champion e in Italia Liabel, Filodoro, Playtex, Lovable] dalla carne e prodotti da forno ai servizi alimentari, al caffè, tè e prodotti igienici [Fissan, Glysolid, Sanex, Guttalin]. Già condannata per trasgressioni alle leggi sul lavoro e per pubblicità ingannevole, nel 1996 ha subito la più pesante multa inflitta negli Stati uniti [2,5 milioni di dollari] per violazione delle norme sulle fusioni aziendali.
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La multinazionale nata nel 1891, ottavo gruppo alimentare al mondo, con filiali in oltre 30 paesi, ha accordi nel mondo con Nestlè e Danone. Responsabile di una politica del lavoro fortemente discriminatoria verso le minoranze etniche, responsabile di avvelenamenti e di danni al cervello, a causa dell'aspartame presente nelle bibite dietetiche, condannata per violazione sulle leggi della concorrenza, ha contribuito alla campagna elettorale di George W. Bush nel 2000 con oltre 660mila dollari.
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Con stabilimenti in 20 paesi, tra cui Cina, Guatemala, Brasile, Venezuela e Colombia la Kellogg è attiva nella produzione di alimenti a base di cereali e frutta secca, risultando la più grande produttrice mondiale di cereali per la prima colazione, oggetto di un boicottaggio da parte di Greenpeace per la presenza di ogm nei prodotti. Negli anni successivi al 1992 ha finanziato i partiti di centro-destra inglesi con contributi per circa 60mila sterline. Sostiene un'associazione che si batte a favore dei contenitori usa e getta.
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Multinazionale texana del settore cartario presente in 150 paesi, fattura 26mila miliardi l'anno e risulta essere il primo produttore mondiale di carta assorbente per uso domestico e igienico, operando anche nel settore sanitario [mascherine operatorie]. Tra Stati uniti e paesi stranieri, tra cui Costa Rica, Messico, Cile e in particolare Canada, possiede, gestisce e disbosca oltre tre milioni di ettari di foreste. Ha assorbito il colosso statunitense della carta Scott Paper, che fornisce anche l'esercito italiano. Condannata per violazioni delle leggi sul lavoro.
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Presente in 22 paesi, è attiva nel settore delle bibite [succhi
di frutta Tropicana] e nel settore degli snack: controlla il 40
percento del mercato mondiale delle patatine. Gli stabilimenti della
Pepsi collezionano multe e condanne dalla Cina all'India, dove
non ha rispettato accordi sull'esportazione. Accusata di non
rispettare le leggi sul lavoro Usa ha finanziato la campagna
elettorale di Bush nel 2000 con
720mila dollari . |
Ex Fort James Corporation, multinazionale del settore cartario, in Florida è in corso un boicottaggio a causa di una conduttura di quasi 500 chilometri per prodotti chimici di scarto e in Italia gestisce uno stabilimento a Lucca dove è in corso un forte conflitto sindacale.
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Multinazionale farmaceutica, la Johnson & Johnson conta 166 stabilimenti sparsi in 52 paesi nel mondo: è la più grande produttrice mondiale di prodotti sanitari e controlla la Centocor, società di biotecnologie nel settore farmaceutico.
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Attiva nei settori alimentari, dai dolciumi ai piatti pronti esotici [Suzi-Wan] agli alimenti per cani, comprendendo anche componenti elettroniche. Condannata in Inghilterra per aver inquinato dei corsi d'acqua, si presume utilizzi ogm.
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