In guerra senz'armi
a cura di Liliana Moro
 


Noi donne comuni, annientate dalla mole di distruzione che questa guerra ci rovescia addosso, cerchiamo di capire, di parlare, di opporci: abbiamo messo le bandiere alle finestre, sui vetri delle nostre auto, siamo andate alle manifestazioni, ma ci pesa la sproporzione.
C'è una nuova forma di opposizione che ci viene proposta e che può aiutarci a colmarla: il boicottaggio di merci prodotte da aziende coinvolte nella guerra. Ci piace perché è fatta di gesti quotidiani, decisi ma non violenti, costruttiva ma volta a fermare la logica della devastazione; consapevole dei legami "globali" in cui di fatto siamo immerse, ribalta il ruolo di consumatrici che ci viene assegnato in un piccolo spazio di libertà e quindi di potere.

Dal sito di Carta abbiamo tratto la lista dei prodotti da boicottare e il motivo per farlo riferito a ciascuno.

 


Il Centro Nuovo Modello di Sviluppo, tra i fondatori della Rete Lilliput e diretto da Francuccio Gesualdi, ha elaborato una lista di 16 prodotti, statunitensi e non, che propone di boicottare oltre alla Esso per fermare la guerra all'Iraq. Tutte le imprese citate risultano essere fornitori dell'esercito statunitense.
 

Sottilette Formaggi
Altria

Dal 27 gennaio scorso la Altria è il nuovo nome della multinazionale Philip Morris, attiva in 46 paesi in vari settori, dalle sigarette [prima produttrice al mondo] agli alimentari, con il marchio Kraft Jacobs Suchard [latticini, salse, cacao, caffé].

La Philip Morris ha donato per la campagna elettorale di Bush 2,9 milioni di dollari.

 


Liebig
Maionese e salse

Nata nel 1869, la Campbell é presente in 19 paesi, con filiali in Messico e Cina e finanziarie nelle Antille Olandesi e Hong Kong. Attiva nel settore alimentare con salse, minestre e biscotti, tra il 1994 e il 1996 ha pagato multe per oltre 10mila dollari per violazioni nelle leggi sul lavoro negli Usa. In Italia controlla la società Logrò, che produce legumi e verdure conservate, sottoli e sottaceti.

 

Anitra Wc
Detersivi

Johnson Wax è una delle maggiori società al mondo produttrici di prodotti chimici per la casa, dalla cera per pavimenti agli insetticidi presente in 60 paesi, con filiali in Messico, Indonesia, Turchia, Egitto e Colombia, già condannata negli Usa ad una multa di 4,2 milioni di dollari per truffa verso i consumatori.
 

Detersivo Soflan
Colgate Palmolive

Con sede a New York, e ben 232 stabilimenti in quaranta paesi, la Colgate é una delle dieci imprese transnazionali che nel 1997 patteggiò una multa di 4,2 milioni di dollari per truffa ai danni dei consumatori.
Un'associazione statunitense contro il cancro ha inserito oggi uno dei suoi prodotti più diffusi, Aiax, nella lista dei dodici più pericolosi.
Dal 1994, inoltre, l'azienda chimica specializzata nei prodotti per l'igiene vende sapone da barba all'esercito italiano.

 

Fresh Del Monte
Banane

Multinazionale della frutta fresca [ananas, banane, meloni, mele], attiva in 50 paesi, possiede 25mila ettari di terre coltivate, dall'America centrale e meridionale alle Filippine, controllando il 16% del mercato mondiale di banane. Le alte quantità di pesticidi utilizzati, ritenuti molto dannosi dall'Organizzazione mondiale della sanità, hanno contaminato fiumi e terreni, in particolare in Costa Rica. Gravissime le intimidazioni e le violenze verso i sindacalisti bananieri del Guatemala.

 

Lines Assorbenti
Procter&Gamble

Presente in più di 140 paesi, attiva nei settori farmaceutici, dei cosmetici [Infasil], dei prodotti cartacei [fazzoletti Tempo] e degli alimentari [patatine Pringles, che utilizzano il pericoloso "Olestra", un prodotto di sintesi sostituto dell'olio]. Risulta essere tra le maggiori produttrici di fonti di rifiuti, con la produzione di pannolini e più volte si è resa responsabile di grave inquinamento ecologico. Tra le 15 maggiori società che finanziano associazioni ambientaliste favorevoli alle imprese, in passato ha donato 69mila dollari ai partiti Usa.

 

Dole Banane

La multinazionale alimentare Dole, di cui è maggior azionista Robert Murdock, conduce affari in 94 paesi, possiede 92mila ettari di terra, di cui 32mila in paesi del sud del mondo [Costa Rica, Guatemala, Colombia, Honduras, Nicaragua, Ecuador, Thailandia, Filippine, Sudafrica, Jamaica e Camerun], possiede almeno dieci navi bananiere e ne gestisce altre 34. Presente anche nel settore dei fiori [in Colombia], fa uso del lavoro minorile e utilizza pesticidi che hanno contaminato terreni e fiumi.

 

Mare Blu Tonno e sardine
Heinz

Presente in 26 paesi, con filiali in Venezuela, Egitto, Russia e Cina, nel settore alimentare con salse e condimenti vari, alimenti per l'infanzia, surgelati, cibi per animali, bevande dietetiche [è proprietaria della Weight Watchers Int. e in Italia commercializza dolcificanti prodotti dalla Monsanto] e prodotti ittici, per i quali dispone di una flotta di pescherecci.
Incriminata per aver violato negli Stati uniti le leggi sul lavoro, trasgredisce il codice dell'Oms sul latte in polvere.

 


Badedas Bagnoschiuma
Sara Lee

Presente in 44 paesi, con filiali nelle Filippine, Cina, Indonesia, Kenya e El Salvador, attiva in vari settori, dall'abbigliamento [Champion e in Italia Liabel, Filodoro, Playtex, Lovable] dalla carne e prodotti da forno ai servizi alimentari, al caffè, tè e prodotti igienici [Fissan, Glysolid, Sanex, Guttalin]. Già condannata per trasgressioni alle leggi sul lavoro e per pubblicità ingannevole, nel 1996 ha subito la più pesante multa inflitta negli Stati uniti [2,5 milioni di dollari] per violazione delle norme sulle fusioni aziendali.

 


Coca Cola
Bibite

La multinazionale nata nel 1891, ottavo gruppo alimentare al mondo, con filiali in oltre 30 paesi, ha accordi nel mondo con Nestlè e Danone. Responsabile di una politica del lavoro fortemente discriminatoria verso le minoranze etniche, responsabile di avvelenamenti e di danni al cervello, a causa dell'aspartame presente nelle bibite dietetiche, condannata per violazione sulle leggi della concorrenza, ha contribuito alla campagna elettorale di George W. Bush nel 2000 con oltre 660mila dollari.

 

Kellogg's
Cereali

Con stabilimenti in 20 paesi, tra cui Cina, Guatemala, Brasile, Venezuela e Colombia la Kellogg è attiva nella produzione di alimenti a base di cereali e frutta secca, risultando la più grande produttrice mondiale di cereali per la prima colazione, oggetto di un boicottaggio da parte di Greenpeace per la presenza di ogm nei prodotti. Negli anni successivi al 1992 ha finanziato i partiti di centro-destra inglesi con contributi per circa 60mila sterline. Sostiene un'associazione che si batte a favore dei contenitori usa e getta.

 


Scottex Carta assorbente
Kimberly-Clark

Multinazionale texana del settore cartario presente in 150 paesi, fattura 26mila miliardi l'anno e risulta essere il primo produttore mondiale di carta assorbente per uso domestico e igienico, operando anche nel settore sanitario [mascherine operatorie]. Tra Stati uniti e paesi stranieri, tra cui Costa Rica, Messico, Cile e in particolare Canada, possiede, gestisce e disbosca oltre tre milioni di ettari di foreste. Ha assorbito il colosso statunitense della carta Scott Paper, che fornisce anche l'esercito italiano. Condannata per violazioni delle leggi sul lavoro.

 


Gatorade Bibite - PepsiCo

Presente in 22 paesi, è attiva nel settore delle bibite [succhi di frutta Tropicana] e nel settore degli snack: controlla il 40 percento del mercato mondiale delle patatine. Gli stabilimenti della Pepsi collezionano multe e condanne dalla Cina all'India, dove non ha rispettato accordi sull'esportazione. Accusata di non rispettare le leggi sul lavoro Usa ha finanziato la campagna elettorale di Bush nel 2000 con 720mila dollari .
 


Tenderly Carta assorbente
Georgia Pacific

Ex Fort James Corporation, multinazionale del settore cartario, in Florida è in corso un boicottaggio a causa di una conduttura di quasi 500 chilometri per prodotti chimici di scarto e in Italia gestisce uno stabilimento a Lucca dove è in corso un forte conflitto sindacale.

 

  Carefree Assorbenti
Johnson&Johnson

Multinazionale farmaceutica, la Johnson & Johnson conta 166 stabilimenti sparsi in 52 paesi nel mondo: è la più grande produttrice mondiale di prodotti sanitari e controlla la Centocor, società di biotecnologie nel settore farmaceutico.

 

M&M
Cioccolatini - Mars

Attiva nei settori alimentari, dai dolciumi ai piatti pronti esotici [Suzi-Wan] agli alimenti per cani, comprendendo anche componenti elettroniche. Condannata in Inghilterra per aver inquinato dei corsi d'acqua, si presume utilizzi ogm.