Le cacciatrici


Barbara Mapelli



Che le donne fossero meno numerose e assidue frequentatrici dei siti web di incontri e corteggiamenti virtuali lo sapevamo già e sapevamo anche che questo crea ingorghi fastidiosi alle poche che vi accedono, subissate immediatamente da decine di messaggi maschili, non tutti di gentlemen dell’etere. Si tratta di concezioni dell’amore e di attese e desideri diversi tra donne e uomini, che si ripresentano sulla rete e questo dimostra,

che le utenti hanno aspettative di ordine sessuale ed emozionale a lungo termine e, per questo, maturano talvolta una certa diffidenza nei confronti di sconosciuti di cui non conoscono l’identità certificata. Gli utenti maschi appaiono più sedotti dalla situazione di disimpegno che può comportare l’incontro in rete (…) Il paradosso è che l’innamoramento che corre lungo i fili dell’elettronica invece di innovare i rapporti tra i ruoli di genere maschile e femminile, in buona parte sembra arrestarne lo sviluppo. Molte donne intervistate non sentono di occupare posizioni pari a quelle maschili quando socializzano in internet: sono timorose, diffidenti, a volte a disagio. Non tutte le donne ovviamente. Ma molte hanno paura di incontrare l’ennesimo Peter Pan…(Cristiana La Capria, Biancaneve divorzia).

Questo dato ce lo ricorda anche  un recente articolo del Corriere della Sera, a cura della 27° ora – sabato 9 febbraio, L’amore ai tempi di Internet di Luca Mastrantonio – che offre inoltre una serie interessante di riflessioni e osservazioni. Ciò che più mi ha colpito sono stati i ‘rimedi’ che alcuni gestori di siti hanno inventato per superare il gap negativo che distacca notevolmente il numero delle utenti femminili da quello degli uomini. Iscrizioni gratuite per le donne e/o agevolazioni sui servizi. Invenzione e messa in rete di siti  dedicati alle donne. Donne che cercano uomini. Immagini e parole – o lusinghe – per catturare l’interesse femminile.

Non  sono un’esperta navigatrice, mi sono però avventurata a visitarne per la prima volta alcuni, e ne faccio una breve descrizione. Lo storico sito toyboy, ora anche in versione italiana, ospita soprattutto occasioni di incontro con giovani uomini – definiti fidanzati giocattolo, giovani belli e palestrati – per donne mature: sono le donne cougar, termine che incontro per la prima volta e di cui riprendo la definizione, tratta dal sito.

Le donne cougar sono donne fiere della loro età, indipendenti, determinate e seduttrici. Cougar significa pantera, la donna cougar è infatti una cacciatrice elegante e decisa. Su Cougar Italia le donne mature seducono e incontrano uomini più giovani senza tabù né pregiudizi. Gli uomini assaporano l’ebbrezza di una relazione con una donna sexy, intelligente e sessualmente attiva. I ragazzi che frequentano le donne mature infatti, lo fanno perché in loro trovano non solo un fisico ancora molto gradevole, ricco di sex appeal, ma anche esperienza, fantasia e sicurezza.

Le pantere sono dunque cacciatrici e così mi sposto sul sito che si chiama proprio cacciatrici. Ma è una delusione perché si tratta di luogo riservato cui non posso accedere. Ancora un tentativo – e sarà l’ultimo – su girlshop.it, dal nome più che eloquente e che si rivolge a un’altra fascia d’età rispetto alle cougar: in questo caso le utenti potenziali dovrebbero essere ragazze o comunque donne sotto i 35 anni. Il sito è ancora in allestimento, però la presentazione è significativa.

Girlshop è un negozio di ragazzi! Tutti tirati a lucido, confezionati e pronti a essere scelti e coccolati dalle nostre clienti.

La sua frequentazione assidua prevede anche una sorta di Carta fedeltà,

più maschietti ordini, più punti potrai raccogliere, che poi potrai usare per ricevere gadget, gift-card in negozi di abbigliamento, set di trucchi.

Si tratta di proposte che non so quanto successo abbiano o avranno, ma presentano un’immagine di libertà femminile in amore che si ritaglia a fotocopia su una mimesi del maschile, del maschile più tradizionale, predatore, che ostenta sicurezze sessuali che probabilmente non ha ma sono il modello con cui vuole presentarsi al mondo e sul mercato dell’amore. Le cacciatrici e le cougar, donne mature, presentano anche uno stereotipo in più, sempre declinato al maschile: la caccia e il possesso della preda giovane, cui possono offrire, oltre a denaro, corpi ancora ben mantenuti, esperienza, fantasia e sicurezza.

E’ anche questa un’immagine dell’amore delle donne: entra nel percorso e costruzione di cultura femminile sull’amore  nella contemporaneità? Credo si possa definire una deviazione, una pretesa distorta di liberazione probabilmente del tutto minoritaria, che però appare significativa, di come i presunti percorsi di libertà in amore anche per le donne possano andare altrove attraverso un desiderio che mima più un falso ideale di parità e di emancipazione che la ricerca di nuova armonia nelle relazioni con gli uomini. Una ricerca che a mio parere appare centrale – sempre più e sempre con maggiore difficoltà - per ritrovare un senso di futuro, una fiducia reciproca e la capacità di scambiare ancora sentimenti, pensieri e progetti nelle vite che condividiamo insieme, donne e uomini.
 

18-02-2013

 

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