Calendar Girls

di Virginia Cranchi


Il film è tratto da una storia vera avvenuta nel 1999, quando 11 signore di una piccola cittadina rurale dello Yorkshire, appartenenti alla locale sezione del Women's Institute - la più antica e diffusa associazione benefica britannica - decisero di dire basta ai dolci fatti in casa ed alle composizioni floreali. L'istituto si proponeva di raccogliere fondi per la lotta contro la leucemia, dopo la morte del marito di una delle socie, e c'era un sistema molto più efficace per raccoglierli: spogliarsi nude davanti ad un obiettivo fotografico per realizzare un calendario che senza il minimo dubbio sarebbe stato acquistato da tutti gli abitanti della regione. La loro scommessa fu un successo senza precedenti, ed il fatto che le signore in questione avessero un età variabile tra i cinquanta e i settanta, le rese celebri in tutto il mondo.

La brillante regia del film è di Nigel Cole che aveva già diretto L'erba di Grace. L'attrice Julie Walters è Annie, la donna che ha il marito malato, Helen Mirren è Chris, la 'carismatica' del gruppo, e quella che ha l'idea del calendario. Il film racconta con humor le iniziali perplessità delle donne a posare nude, le difficoltà a condividere il loro progetto con i parenti e le reazioni esilaranti dei loro concittadini e delle pie donne all'Associazione, quando la loro trama viene scoperta. Ma non è tutto qui: sotto la storia del successo c'è una lettura acre della nozione attuale di "celebrità", quella che promuove a "star" chiunque appaia in televisione e che dura il quarto d'ora pronosticato a suo tempo da Andy Warhol, prima di scordarlo per sempre.