C’erano anche i cani

Maddalena Gasparini

C’erano anche i cani:  Divo, Baldo, Paco, Ciclone, Grigia, Bella e Pongo. Sette cani per sette racconti che parlano dell’adolescenza e della giovinezza di Maria, la protagonista, fra gli anni ‘60 e ’70 del secolo scorso.

Hanno l’aspetto dei cani, si comportano come cani, ma le loro mosse anticipano sentimenti, imbarazzi, incazzature, desideri che Maria potrà far agire con consapevole leggerezza: la complicità litigiosa coi fratelli (lei è la più grande), l’insofferenza malcelata verso fidanzati e aspiranti tali, l’emozione dei primi sfioramenti, la separazione giovanissima dalla famiglia d’origine e il primo lavoro, da giornalista.

La frequentazione critica e gioiosa dei movimenti (l’esergo del libro cita un Sofri d’annata al congresso di Lotta Continua del ‘76), gli scontri di piazza e l’aggiramento della polizia (era solo una ragazza col cane che tornava alla sua 500 rossa), i morti per mano della polizia e i primi segni della deriva di alcuni verso la lotta armata restituiscono a chi come me ha gli anni dell’autrice ricordi appannati dal tempo e dalla memoria storica. L’amore si mescolava agli slogan, l’amicizia con la politica, la cultura con la vita quotidiana.

Intanto anche in Italia, dopo Germania e USA, le donne cominciano a manifestare l’insofferenza per una politica che pur radicale nei contenuti, riproduceva relazioni di potere troppo simili a quelle che si volevano cambiare; lasciata la divisa di “angelo del ciclostile” iniziammo a riunirci separatamente. Ai maschi non era permesso partecipare alle nostre riunioni. Ma il sesso dei cani non si vede al primo sguardo; fu così che Pongo , un maschio dal pelo arruffato, divenne la mascotte del centro femminista.

Maria e la sua amica sono incinte; felici si muovono da una riunione femminista alla balera alle manifestazioni per l’aborto libero e gratuito, sicure che le loro bambine avrebbero avuto un mondo migliore. O no?

Francesca Caminoli
C’erano anche i cani
Jaka Book 2013, 14 euro

22-10-2013