Children of Shatila
Regia di Mai Masri

1998 – 35 mm – Col. – 50 min. – Libano
La regista racconta la storia dell’esilio palestinese attraverso le
esperienze personali di due bambine del campo di Shatila. Il film cattura
aspetti delle loro vite ed esprime la prospettive di una nuova generazione
palestinese, attraverso ciò che le bambine stesse hanno girato con la
videocamera loro affidata.
Il campo di Shatila divenne tristemente noto dopo l’orribile massacro del
1982 di Sabra e Shatila, che sconvolse l’opinione pubblica internazionale.
Collocata nella “cintura della miseria” di Beirut, il campo è casa di
oltre 15.000 palestinesi e libanesi che condividono una esperienza comune
di emigrazione, disoccupazione e povertà. 50 anni dopo l’esilio dei loro
nonni dalla Palestina, i bambini del campo Shatila cercano di accettare la
realtà travolgente di essere rifugiati in un campo che è sopravvissuto a
massacri, assedi e fame.
La documentarista, Mai Masri, si concentra sulla vita di due bambine
palestinesi: Farh, 11 anni, e Issa, 12 anni. Le bambine esprimono la loro
vita di tutti i giorni e la loro storia attraverso personali immagini,
girate direttamente con una videocamera digitale. La storia del campo
emerge dalle biografie narrate mentre Farh e Issa riflettono i sentimenti
e le speranze della loro generazione.

Children of Shatila ha vinto il premio per la migliore regia all’Arab
Screen Film Festival di Londra nel 1999.
|