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 La dura legge dell'embrione volantino 
          del Gruppo 
          Sconvegno 
 
 Il mio viaggio comincia nel momento in cui ovociti di mammina e spermatozoi di papino si incontrano nel bar-provetta, dove nasco come embrione insieme ad altri due. Da qui veniamo impiantati nella mamma-incubatrice, in tre per legge, né più né meno una bella city-car, eh? C'è da dire che il viaggio potrebbe risultare un po' scomodo (la gravidanza trigemellare aumenta il rischio che noi si nasca un tantino malformati/e) e con qualche imprevisto per mamma-incubatrice (bombardata di ormoni perché le sue ovaie producano ovociti) ma questo, volendo, è anche il meno, perché io sono sacro: non sono sottoposto a controlli, neppure se i miei genitori sono portatori di malattie genetiche! Mi manca 
        solo di poter scegliere chi e come saranno i miei genitori; anzi questo 
        l'hanno già fatto in Parlamento per me. Per la legge, infatti, 
        i miei genitori devono essere: RICCHI Ma quello che abbiamo ottenuto , come embrioni, non è che l'inizio. Ora rimane solo da sistemare la vecchia faccenda della legge 194; sappiamo che già in molti ritengono anacronistico che le donne possano decidere autonomamente del proprio corpo. Siamo fiduciosi: possiamo contare su personaggi di rilievo, contrariamente a chi continua a blaterare di Stato laico e fandonie del genere. Saluto gli amici embrioni con l'augurio che i bombardamenti ormonali facciano presto spuntare una terza tetta alle nostre mamme! 
 
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