Carissimi, carissime,
ieri ci siamo incontrati ed abbiamo deciso di incontrarci nuovamente dopo la manifestazione (del 17 gennaio 2009) per dare un seguito al nostro percorso.
Prima di andare all'appuntamento a piazza Vittorio vi invio il testo che distribuiremo alla manifestazione.


Roma, 17 gennaio 2009


Fermare immediatamente il massacro di civili a Gaza.
Rompere l’inerzia dei governi occidentali e la marginalizzazione impotente degli organismi internazionali che lasciano campo libero ai militari israeliani.

 
Le manifestazioni di oggi a Roma e ad Assisi rompono l’inerzia della società civile italiana di fronte alla tragedia in medio oriente: una tragedia che precipita nel massacro di oggi ma che è iniziata molto tempo fa con l’assedio di Gaza, la costruzione del muro, il lancio di razzi, la crescita degli opposti integralismi, la fine di una speranza di pace.
Ma anche queste due manifestazioni sono il segno del ritardo del movimento per la pace italiano che non ha permesso di costruire una grande iniziativa contro la guerra: chiara negli obiettivi, limpida nelle parole, coraggiosa nel denunciare tutte le responsabilità della guerra, anche quelle nostre, europee e occidentali.
E’ necessario costruire un cambiamento reale nelle pratiche, nelle dinamiche e nelle parole d’ordine di tutte le forze che si battono contro l’occupazione a Gaza e in Cisgiordania , per costruire una soluzione reale dei conflitti in tutta l’area.
 
Non basta denunciare il massacro ma è necessario costruire una proposta politica.
Di questo hanno bisogno gli uomini e le donne che si battono per la pace e per il diritto al futuro in Israele, a Gaza e nei Territori Occupati.
Va ricostruita una cultura di pace in grado di rappresentare un’alternativa politica e culturale.
 
Abbiamo sottoscritto l’appello « Non si Può rimanere a guardare! » vogliamo far vivere anche in questa manifestazione le culture e le pratiche della tradizione del movimento pacifista e nonviolento italiano.
 
Siamo presenti con le nostre forme, le nostre proposte, con le bandiere della pace e con la forza della nonviolenza. Proponiamo a tutti, fuori da logiche identitarie e unilaterali, un luogo di espressione e di confronto, una presenza forte, ricca, visibile e articolata.
Manifestiamo con le donne e gli uomini palestinesi di cui conosciamo l’intelligenza e la sensibilità, l’apertura e l’amore per la democrazia  e che troppe volte sono rimasti soli.
Siamo a fianco di quanti in Israele e nelle comunità ebraiche di tutto il mondo rifiutano la logica della guerra e dell'oppressione contro la pazzia omicida del governo israeliano.
 
Chiediamo pace, libertà e futuro per il popolo palestinese:
solo così ci potrà essere pace, liberta e futuro per il popolo Israeliano.
 
DUE POPOLI: UNA PACE, UNA LIBERTA', UN FUTURO
 

Per proseguire dopo il 17 gennaio vi invitiamo a un incontro
 
Martedì 20 gennaio alle ore 19,30 presso
 “il Baffo della Gioconda” in via degli Aurunci 40 (S. Lorenzo)

… Per ascoltare racconti di cooperazione e solidarietà dalla Palestina…e per discutere di come ricostruire un movimento per la pace nel nostro paese
 

pergaza@libero.it


Dr Stefano Ciccone
Coordinamento attività di ricerca
Sett. "Parco Scientifico"
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