Hélène Cixous, Le fantasticherie della donna selvaggia
quarta di copertina



«Tutto il tempo in cui ho vissuto in Algeria ho sognato di arrivare un giorno in Algeria». È il complesso rapporto con un paese natio che si rifiuta di accoglierti, la tensione tra un radicamento agognato e uno sradicamento inevitabile, al centro di questo libro in cui l’autrice affronta un periodo decisivo della sua vita come della storia algerina e francese, collocato prima e durante la guerra d’Indipendenza.

Pur non essendo esplicitamente autobiografica, la scrittura intreccia personaggi, scene e sequenze dell’infanzia e dell’adolescenza algerina della Cixous, con storie e testi del suo altrove letterario e creativo, la Francia.

Echi letterari e autobiografici si sovrappongono in una narrazione che si svolge in continui andirivieni tra il passato vissuto e il presente della rimemorazione che la narratrice condivide con il fratello. E con l’affiorare dei ricordi, la scrittura solleva zone di silenzio mettendo in luce, attraverso le vicende famigliari, le contraddizioni di un’epoca forse non ancora conclusa, situazioni che riassumono il senso di destini individuali e collettivi.

L’Algeria stessa diventa il personaggio principale del libro, cui lega l’autrice un amore appassionato ma non corrisposto, la sofferenza del sentirsi non accettata, il senso d’esclusione, il desiderio di una relazione impossibile. Ma se le famiglie arabe, i vicini, Aicha, la domestica dai tanti bambini, non le apriranno mai la porta delle loro case, altrettanto farà l’amica francese, Françoise. Perché la storia si ripete, e anche la Francia sarà per lei un paese straniero con cui non riuscirà a identificarsi.



Hélène Cixous, nata a Orano, in Algeria, nel 1937, è autrice di una quarantina di opere letterarie e di una decina di testi teatrali, oltre che di numerosissimi saggi, interviste e interventi in cui ha approfondito i temi del colonialismo, della corruzione e dell’ingiustizia sociale.
 


Hélène Cixous
Le fantasticherie della donna selvaggia
Traduzione di Nadia Setti
Bollati Boringhieri, 2005,  €15,00
 

25 marzo 2005