CAMILLE CLAUDEL
Anatomie della vita interiore

di Sara Sesti

 


ritratto di Camille Claudel

 

Camille Claudel è bellissima, occhi blu e capelli neri, ed è anche molto determinata: fin da piccola disegna e scolpisce con grande fatica fisica. Sono esposte a Reggio Emilia fino al 31 agosto 2003 cinquanta delle sue opere, eseguite lungo l'intero arco della sua attività. La mostra di Palazzo Magnani, la piú importante mai dedicata a questa artista, è anche l'occasione per conoscere, grazie all'esposizione di quattordici sculture, lo stretto e travagliato rapporto con François-Auguste René Rodin di cui - provenienti dal Museo Rodin di Parigi - vengono presentati anche trentasette disegni e acquerelli "erotici".

Camille nasce a Villeneuve-sur Fère l'8 dicembre 1864 e comincia a modellare le sue prime figure in terracotta nella seconda metà degli anni Settanta. Nel 1881 si trasferisce a Parigi con la famiglia (madre anaffettiva, padre rigido, fratelli che la ignorano perchè la giudicano "strana"). Nel 1883 incontra lo scultore Auguste Rodin, che i francesi paragonano a Michelangelo. Lui ha 24 anni più di Camille, le dà lezioni e, l'anno dopo, quando la fanciulla ha vent'anni, la ammette al suo atelier. Camille e Auguste diventano amanti e iniziano un rapporto burrascoso (lui ha un'altra donna che non lascerà mai e un figlio). Compiono viaggi assieme in varie regioni della Francia e aprono uno studio comune in 68, boulevard d'Italie. I bronzi e i marmi esposti a Reggio raccontano la loro passione e la capacità di Camille di dare slancio, movimento e pathos alle immagini. Ecco allora tra le altre sculture La Valse, La Petite Châtelaine, Les Causeuses, La Vague, L'Âge mûre e la bellissima Main.

 


La Valse


Nel 1888 Camille incontra Claude Debussy con cui ha una breve relazione e l'anno successivo il rapporto con Rodin, sempre più tormentato, s'interrompe. La fine della relazione, durata dodici scandalosi anni (1881-1893), la porta alla follia. Quando lo stato di Camille si aggrava, il fratello Paul - diplomatico, poeta e drammaturgo cattolico - la fa ricoverare in un manicomio dove l'artista resta fino alla morte. La mostra presenta anche le opere che Camille realizza nei lunghi anni di internamento. La scultrice decede il 19 ottobre 1943, 26 anni dopo Auguste Rodin.

La sua straordinaria opera rimane a lungo oscurata, nonostante già nel 1951 si tenga al Museo Rodin una sua mostra. È con l'esposizione del 1984 che l'interesse attorno all'opera e alla figura dal destino tragico di Camille cresce: vengono pubblicati vari libri e nello stesso anno viene girato un film tratto dal testo "Camille Claudel" di Reine-Marie Paris (regia di Bruno Nuytten, interpreti Isabelle Adjani e Gérard Depardieu). Camille esce dallo stereotipo dell'allieva talentuosa all'ombra del grande maestro e diventa la scultrice capace di instillare nelle sue opere una sensibilità acutissima e un linguaggio dalle forme di assoluta modernità.

 


L'implorante

 

Nelle 14 sculture di Auguste Rodin si nota la progressiva vicinanza e affinità di linguaggio tra i due amanti, sublimata negli acquerelli e disegni "erotici" che lo scultore comincia a realizzare nel 1896, quando il rapporto con Camille è ormai logorato, e tuttavia pare lasciargli un retaggio di libertà e di audacia nella rappresentazione appassionata del corpo della donna. Fanno da contrappunto alle sculture di Camille Claudel e di Auguste Rodin 40 fotografie in bianco e nero di Vasco Ascolini e altrettante, sempre in bianco e nero, di Bruno Cattani, realizzate all'interno del Museo Rodin su commissione dello stesso Museo.

 


CAMILLE CLAUDEL. Anatomie della vita interiore
AUGUSTE RODIN. Sculture; disegni e acquerelli "erotici"
Reggio Emilia, Palazzo Magnani (Corso Garibaldi 29)
15 giugno – 31 agosto 2003

Orari: 10.00 – 13.00; 15.30 – 19.30
venerdì e sabato anche: 21.00-23.00

Lunedì chiuso - Chiuso 15, 16, 17 agosto
visite guidate: possibilità di prenotazione, tel. 0522 454437

Per approfondire proponiamo un testo dal sito "Letteratura al femminile"