Appello per ottenere modifiche al codice civile
in materia di cognome dei coniugi e dei figli

di Francesca Manna

 

Carissime/i
ho inviato una lettera di sollecito affinché riprenda in Senato la discussione relativa alle modifiche da apportare al sistema di trasmissione del cognome, sistema che in Italia non prevede la trasmissione del cognome materno. Il testo della proposta di legge della senatrice Vittoria Franco prevede sia la possibilità di trasmettere il cognome materno che quello paterno o anche entrambi.; questo a discrezione delle coppie,
sposate o non sposate.

La Senatrice Vittoria Franco mi ha risposto quello che potete leggere qui sotto:


"Vi ringrazio moltissimo per questa iniziativa quanto mai opportuna. Credo
che sia l'unico modo per riproporre all'attenzione il problema.
Spero che avremo occasione di incontrarci.
Cordiali saluti a tutti
Vittoria Franco"

 

Vi pregherei quindi di inviare il testo che qui sotto vi propongo.

Questo è il link per avere precompilata l'intestazione della mail

vittoria@vittoriafranco.it; DESIMONE@CAMERA.it;
pres_com_infanzia@camera.it; m.mauropiazza@palazzochigi.it;
commissione.parita@palazzochigi.it; PRESTIGIACOMO_S@camera.it

subject=Modifiche%20_al_codice_civile_in_materia_di_cognome_dei_figli

e questo è il testo che vi propongo


Alla Onorevole Senatrice Vittoria  Franco
Alla Onorevole Deputata Titti de Simone
Alla Ministra per le pari opportunità  Onorevole Stefania Prestigiacomo
Alla Presidente della Commissione pari opportunità
Alla Presidenza della Commissione speciale in materia d’infanzia

Oggetto: Sollecito all’esame del Disegno di legge Senato 1454 di Vittoria Franco: modifiche al codice civile in materia di cognome dei coniugi e dei figli.

Onorevoli deputate, onorevoli senatrici, onorevoli presidenti
 

dato il superamento giuridico della struttura familiare patriarcale sancito con il nuovo diritto difamiglia, legge 19/05/1975 n.151

considerato che la convenzione delle Nazioni Unite sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna, adottata a New York il 18 dicembre 1997 e ratificata dal nostro Paese ai sensi della legge 14 marzo 1985, n.132, all’articolo 16 afferma:
" Gli Stati parte rendono tutte le misure adeguate per eliminare la discriminazione nei confronti della donna in tutte le questioni derivanti dal matrimonio e nei rapporti familiari e, in particolare, assicurano in condizioni di parità con gli uomini: (...)  gli stessi diritti personali al marito e alla moglie, compresa la scelta del cognome, di una professione o di una occupazione"

considerato che sono passati più di 18 anni dalla data della ratifica suddetta e che nulla è stato fatto in Italia per eliminare la discriminazione che si attua nel momento in cui una donna che mette al mondo un figlio dopo nove mesi di gestazione deve obbligatoriamente rinunciare all’assegnazione del proprio cognome alla prole

considerato che è passato più di un anno dalla presentazione del Disegno di legge in questione e che molte donne e molti uomini sono stufi di veder rimandato l’esame e l’approvazione di un diritto la cui mancanza è una violazione palese delle pari opportunità,
 

vi chiedo di adoperarvi affinché venga portato avanti l’esame del Disegno di legge 1454, presentato dalla senatrice Vittoria Franco il 30 maggio 2002 e  assegnato all’esame della commissione speciale in materia d’infanzia, in modo da avviare la discussione in parlamento che affermi il diritto della donna alla trasmissione del proprio cognome.