Un patto tra uomini e donne



Intervento di Costanza Panella
IX Congresso nazionale di Legambiente


Il Presidente Vittorio Cogliati Dezza, nella sua relazione, ha potuto spingersi oltre, rispetto al suo predecessore Roberto Della Seta che, nel congresso del 2007, denunciava due insuccessi dell’associazione: non essere riusciti a rendere socialmente ed economicamente desiderabili le cose che proponiamo e il ritardo nel costruire un’associazione in cui i gruppi dirigenti nazionali e territoriali riflettano la composizione della comunità che è fatta più di donne che di uomini.

Nel suo lungo discorso pieno di cose, il presidente Vittorio, ha ripreso le parole di Vecchioni che, nel Convegno sulla Bellezza svoltosi il giorno prima al Teatro Petruzzelli, aveva indicato una speranza per l’Italia nel Sud e nelle donne.  Ha poi legato alcuni successi  a nomi di donne e soprattutto ha nominato la direttrice Rossella Muroni, come l’altra con la quale ha preso corpo nel gruppo dirigente nazionale la scelta della collegialità che ha bisogno di affiatamento e si basa sulla stima e sulla fiducia.

Le sue parole mi aprono la possibilità di dire che è maturo il tempo per lavorare ad un patto tra uomini e donne in Legambiente ( per usare una parola/azione già praticata per altri obiettivi), spingendomi oltre rispetto a quanto dissi al congresso del 2007 quando suggerivo di provare ad immaginare che il percorso per rendere desiderabili  le cose che Legambiente propone si avvicini e si intrecci al percorso che porta le donne a desiderare di pensare e di fare la politica dell’ambiente.

Ho misurato la distanza dal 2007, segnata da un cambiamento così veloce che sembrano trascorsi più di quattro anni. Abbiamo una direttrice che è brava e donna nel suo operare, lo dice il presidente che lavora al suo fianco. Le donne della Legambiente hanno ritagliato spazi per prendere la parola assieme sia all’interno dell’associazione sia nelle piazze. Oggi nel delineare le liste dei candidati per il direttivo nazionale ho notato che si prestava attenzione ad inserire donne ed al loro desiderio di farne parte.

Nella società sono emersi nel frattempo soggetti singoli e collettivi che hanno manifestato, sorprendendoci, di desiderare le cose che noi proponiamo, o almeno quasi le stesse.

E’ maturo il tempo per un confronto dispari, per usare un’espressione di Damiano Di Simine, il presidente di Legambiente Lombardia,  per porre l’ambientalismo, e in particolare le nostre proposte e azioni, dentro la società nelle sue articolazioni e farne il perno della trasformazione dell’economia.

Bisognerà venire a patti con tanti soggetti e in diversi ambiti. Il cambiamento anche al nostro interno, auspicato dal presidente Vittorio nella sua relazione, può cominciare dal lavorare ad un PATTO TRA DONNE E UOMINI.  Un patto implica la consapevolezza di ciò che ci manca e di ciò che offriamo ed esplicita entrambe le  cose come condizioni dello scambio.

Gli uomini, per esempio, potrebbero esplicitare il peso del fallimento di un sistema a loro più contiguo e la consapevolezza che, per cambiare veramente rotta, non sono sufficienti le analisi e i dossier pur essendo necessari. Potrebbero disporsi a vivere l’impasse senza imboccare scorciatoie per arrivare primi,  lasciarsi sorprendere  da energie diverse e nuove  e  cercare modi e tempi per agganciarsi ad esse.

Le donne, per esempio, potrebbero riconoscere di avere a lungo operato dentro parole e priorità indicate da altri e quindi avviare un confronto tra donne per un racconto e un fare nuovo, cosa che non è indolore perché mette in gioco le soggettività, spinge fuori dall’angolo riparato per stare in presenza l’una dell’altra e trovare parole proprie sul mondo.
La crisi non basta, è un’occasione, ma può produrre fughe o arretramenti.

Concludo suggerendo che si può riconoscere e pattuire una reciproca utilità in un cammino dove, da un lato chi esercita un diritto consolidato possa sviluppare una nuova responsabilità e dall’altro chi esercita da tempo una responsabilità possa raggiungere pienamente un diritto.

 

2-01-2012
                                                                                                              

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