Cuore sacro
di Sara Sesti

 

 

Irene (Barbara Bobulova) ha ereditato dal padre una grande fortuna e il fiuto per gli affari, cosa che l'ha portata a diventare - nonostante la giovane età - un'imprenditrice immobiliare di successo e senza scrupoli. La scoperta di una misteriosa stanza della madre morta trent'anni prima e l'incontro con una piccola ladra di nome Benny (Camille Dugay Comencini), generano in Irene un conflitto che sarà alla base di un grande cambiamento. Per lei sarà l'inizio di un viaggio nel proprio mondo interiore, che la porterà sull'orlo della "follia dell'altruismo". Una crisi di coscienza e una ricerca di fede trasformano la protagonista - un po' troppo rapidamente - in una provvida persona che si spoglia di tutto per i poveri. Dal regista italo-turco Ferzan Ozpetek autore tra l'altro de La finestra di fronte, il film offre uno sguardo laico sul bisogno di spiritualità proprio dei giorni nostri. Tra le interpreti si segnala il ritorno della brava Lisa Gastoni.

Commento alla recensione di Gianna Beltrami

Mi spiace di non essere d'accordo con Sara: il film è brutto.
La storia di cui si racconta in "Cuore sacro" è onesta e vorrebbe parlarci di una crescita spirituale di una donna che vive solo per e di carriera ma la retorica e i salti della narrazione rendono questa storia inaccettabile e assurda. Il percorso emotivo e morale del personaggio manca totalmente: prima è così (una fredda donna in carriera) poi cosà (una fragile e sensibilissima volontaria in opere pie).
Il film vorrebbe indicare possibili spunti di crisi ( i ricordi famigliari legati al palazzo dell'infanzia, l'evocazione della tormentata figura materna, la ribellione passiva alla zia potente, l'incontro con una piccola ladruncola subito castigata con la morte ) ma tutto è banalizzato e non analizzato.
Anche la recitazione di Barbora Bobulova, bellissima ma statica e senza anima, dà conferma alla costruzione retorica del film.
Personalmente del film salvo la buona intenzione e il delizioso incontro della protagonista con la psichiatra del pronto soccorso che assolve come del tutto possibili e "normali" gli eccessi che l'hanno portata a privarsi perfino del reggiseno!