Televisione - Il Festival di Maria

Daniela Pastor

 

 

Prendete il festival di Sanremo, trasferitelo in uno studio Mediaset e, nelle due serate finali, all’arena di Verona, tappa d’arrivo del Cantagiro degli anni d’oro e tempio della musica lirica;  personalizzate i protagonisti della sezione giovani, inserendoli in una striscia quotidiana di reality di un anno scolastico; per i big create gossip da riempire le copertine dei magazine per settimane. Prendete la tragedia di Brindisi e leggetela come le storie di “C’è Posta per te”: alle migliaia di ragazzine urlanti che agitano palloncini chiedete due minuti di silenzio per raccontare di un giovane piastrellista e di una casalinga di quindici anni che si conoscono, si innamorano, si sposano e hanno una bambina, che cresce bene,  ha le sue amiche, festeggia i compleanni, va a ballare, e conduce una vita normale; la sentirete più volte in questa “fiaba” la parola normalità, perché è in base ad essa che sarete invitati poi a riprendere lo spettacolo, anche se oramai avete capito che quella bambina di nome Melissa è ormai una ragazza che sogna di diventare stilista, e la stessa mattina ha preso la corriera per la scuola …. E in primo piano vedrete gli occhi lucidi dei cantanti finalisti schierati a renderle omaggio. Mescolate tutto questo, e tanto ancora, spal(m)matelo  per due mesi al sabato sera e avrete l’undicesima edizione di Amici.

A Sanremo, dalla domenica dopo la premiazione cominciano i rumors sulla conduzione del prossimo festival; ad Amici no, l’unica certezza è la conduttrice, Maria de Filippi, che non vedrete mai, però, al centro della scena, ma sempre defilata, accanto a Luca Zanforlin ( “direttore della scuola”? auctor unico?)  I ruoli dei presentatori-direttori artistici di Sanremo le stanno stretti:  Maria  è l’unica alternativa per i giovani di talento, almeno così si autocelebra, la sera del 17 maggio all’Arena di Verona,  sfilando in mezzo alla gente che si accalca per toccarla o stringerle la mano,  mentre la sua voce risuona nell’aria raccontandoci un’altra fiaba: se la stampa si disinteressa oramai dei giovani, passati di moda, la politica prima li accusa di essere bamboccioni, e poi  consiglia loro di scordarsi il posto fisso, Lei, Maria, pensa invece che i ragazzi non abbiano colpe,  è solo necessario che il loro talento incontri le occasioni  e questo è stato il suo compito per 11 anni: proporre cantanti e ballerini in modo che il pubblico possa sceglierli.

In questi ultimi tempi, specie da quando i “ragazzi” di Amici,  Marco Carta, Valerio Scanu (con una canzone scritta da Pierdavide Carone, altro allievo della scuola), Emma, hanno vinto a Sanremo, sono fioriti elogi da parte  di intellettuali (Walter Siti: “E’ amici l’unica scuola che funziona in Italia”, prima pagina sulla Stampa) e dagli artisti  come Vecchioni  e Dalla che hanno consacrato la De Filippi miglior talent scout italiana, ma quella sera di maggio,  quel suo “Loro si propongono, voi scegliete” evocando così esplicitamente  mercati, merci, offerte, vendite, mi ha fatto rabbrividire, per quel po’ di ingenuità e interesse per una scuola di spettacolo che pur nella fictiorn credevo valorizzasse il canto, la danza, l’insegnamento.
La celebrazione di Maria è continuata attraverso la gara dei cosiddetti nove big, e cioè le sue “creature”delle edizioni precedenti del format, a lei devote e prodighe di ringraziamenti.

Confesso di non seguire molto il mercato discografico italiano, ma la mia impressione è che i vincitori di Amici, pur bravi cantanti, abbiano in comune con i giovani dai quali Maria De Filippi vuole distinguerli proprio la precarietà del futuro lavorativo, pur su altri piani: si organizza loro  una “fiammata” di bagno di folla con il tour sulle piazze estive (ripreso dalla rete mediaset  La5) , l’uscita del primo CD con scalata in classifica e poi, se va bene, partecipazione e possibile vittoria a Sanremo, se va male dopo un anno di contratto si fa qualche apparizione nell’edizione successiva di Amici, ci si commuove nel ritornare “a casa” ad abbracciare Maria, ma poi si rischia di essere dimenticati, a meno che Lei appunto non li richiami, come ha fatto nel suo “festival” con Virginio, Antonino, e forse già lo stesso Scanu.

E il contratto di un anno in una grande compagnia di danza classica o moderna nel mondo, sponsorizzato dalla Tezenis e offerto ai finalisti del ballo da qualche anno, non ricorda forse lo stage retribuito di tanti nostri laureati? Il momento dell’assegnazione di questi contratti, poi, quest’anno, è stato un po’ imbarazzante perché Giuseppe, il ballerino hip hop vincitore di Amici 2012 per la danza, ha ottenuto in premio una borsa di studio, mentre la seconda e il terzo qualificato, nonché Josè, eliminato alla prima puntata del serale, sono stati scritturati da compagnie di danza straniere. Chi si afferma veramente ad Amici? Il vero talento? E chi lo giudica? E più in generale, chi giudica le regole del mercato anche in questo talent show, se pur invitando il pubblico a votare tramite sms, Luca Zanforlin ripete ogni volta ciò che scorre anche in sovrimpressione, cioè di non poter controllare se le telefonate vengano  dall’affitto di un call center da parte di privati o case discografiche?

La gara fra i giovani, comunque, sia ballerini che cantanti, è stata molto sacrificata quest’anno nel serale, tutto puntato al rilancio dei “big”: mentre questi ultimi hanno avuto modo di cantare più volte i loro successi e le cover, ai ragazzi,  è stato intimato di presentare  i loro pezzi nella versione più corta, e solo una volta, quindi  giudicati subito, magari da una giuria detta “esterna” composta di sole tre persone, ed eliminati dopo due esecuzioni.
Ma tanto, i finalisti erano già decisi secondo me, dallo svolgimento del reality della striscia quotidiana dal lunedì al venerdì e dai soliti teatrini di litigi fra i loro insegnanti; i personaggi erano delineati, e probabilmente costruiti durante quei mesi : più degli altri si seguivano le vicende di quello che sarebbe stato poi il  vincitore, Gerardo, il bad boy indisciplinato, scorbutico ma innamorato di una compagna, espulso dalla scuola per due settimane, malinconico cantautore con voce roca, sensibile interprete di un recitar cantando, e i  futuri finalisti, gli studenti modello Carlo e Ottavio intonati, solari, moralisti e amici.

Se quest’anno a Sanremo, in austerity sono mancati i grandi ospiti d’oltreoceano, e la Rai si è concentrata sulla beneficenza “attraverso” Celentano, Mediaset invece non ha badato a spese, e Maria de Filippi ha potuto accogliere divi come Dustin Hoffman e Sharon Stone,  attori italiani molto popolari come Scamarcio, Ferilli, Gerini, De Sica, colleghi di canale 5 (Gerry Scotti e Bonolis), campioni sportivi (Federica Pellegrini e Cannavaro).
Non pensate di trovare in rete, nel video della prima puntata, la presentazione di Charles Aznavour, in cui un’imbarazzatissima De Filippi scorreva nervosamente i fogli fra le mani, mentre il quasi novantenne chansonnier le correggeva la maggior parte delle note biografiche che lei gli leggeva: Per essere più precisa su questo siparietto involontario ho cercato nel sito di mediaset le repliche della puntata ma hanno tagliato proprio i minuti del duetto di Aznavour con Emma e l’intervista successiva della De Filippi al suo ospite del quale mi colpì la sorpresa appena gli tradussero che secondo Maria  era stato scoperto come attore da Lelouch:- Mais non., Jean Pierre Mocky- ribatteva lui con energia. “Diritti di immagine” i fans di Emma provano a spiegarsi così il taglio della scena dal video della prima puntata, avranno ragione, ma a me il sospetto che la De Filippi abbia cancellato questa defaillance, con le sue scuse ad Aznavour perché i collaboratori l’avevano informata male, rimane. Sarà un caso, ma nelle puntate successive non si è più esposta agli errori, non presentando più le carriere  gli ospiti, ma riportandoli nella sua orbita, nel suo giardino.
A Dustin Hoffman, per esempio, dopo essersi dichiarata emozionatissima come non mai per essere davanti a lui,  una leggenda del cinema ecc.,  ha messo in mano le foto dei cani di lei, con il pretesto che sapeva che lui ama gli animali, chiedendogli un parere su di loro; dopo di che, come saggio della sua bravura di attore, lo ha pregato di improvvisare di essere colpito dal fascino di lei.
E il cliché fu applicato poi a Sharon Stone, invitata a partecipare alla giuria e sollecitata quasi esclusivamente a parlare dei concorrenti. C’è stata poi, in una puntata, un piccola riproposizione di Casa Vianello, con un Maurizio Costanzo apparentemente recalcitrante a misurarsi con lei in una gara di “vita quotidiana” in cui lei lo batteva inesorabilmente nel tempo per preparare un caffè o appendere un quadro.
Ma è stato con Belen Rodriguez che Maria de Filippi ha estratto l’asso nella manica forse per alzare gli ascolti, un po’ bassi nelle prime puntate, ma che poi si sono stabilizzati su un ottimo 23% di share.

Mentre a Sanremo quest’anno si è parlato più del nuovo tatuaggio della soubrette che della vincitrice, Maria de Filippi nella prima puntata presentando i suoi ballerini annunciò “ I professionisti e Belen Rodriguez” ,e lei si esibiva in coreografie studiate appositamente per valorizzarla: diligente, entrava ed usciva di scena con loro, senza fermarsi a parlare con Maria, che invece di puntata in puntata caricava di tensione erotica il suo arrivo in scena, presentando Belen come l’oggetto di desiderio irraggiungibile di Rudy Zerbi, ( figura onnipresente accanto alla De Filippi, che solo lei presenta come direttore della Sony, da cui si è dimesso oramai da due anni) che arrossisce, rotea gli occhi, si agita nella poltrona all’ingresso di lei Poi, verso la conclusione del festivalino, arriva il gossip, prima annunciato in rete e dalle riviste, che produce  in studio  fischi all’apparizione di Belen e cartelli di incoraggiamento a Emma, “che ha dimostrato grande coraggio a presentarsi qui stasera”, parola di Claudio Amendola che presiedeva la giuria. Nel pomeriggio di quel sabato infatti, in rete rimbalzava la notizia che Stefano de Martino, ballerino molto apprezzato dalle ragazzine in studio, proveniente da Amici 2010, e presunto fidanzato di Emma, aveva lasciato quest’ultima per Belen.  Curiosa, comunque, la reazione in studio: vera? Pilotata? Nessun fischio a lui, ma solo alla “ mangiatrice d’uomini” Belen che intanto si era premurata di lasciare Corona. Il resto è noto, ma solo per i cultori del gossip: “Belen e Stefano rischiano la vita “ in un incidente in motorino. Lei, con un tutore alla caviglia, non ballerà più in Amici 11, ma , accanto a Maria, riprenderà la parola, rassicurerà il pubblico sulla sua salute e sul suo amore per Stefano. Ma i fischi ormai non la abbandonano più, neppure quando il 14 maggio presenta il concerto di Radio Italia  in piazza Duomo a Milano, con centinaia di fans inneggianti al nome di Emma. La “povera” Belen, oramai distrutta, rinuncia alle finali all’Arena, e a quel punto Maria le infligge l’ultimo colpo: invita un’attrice comica, Virginia Raffaele, per imitarla ridicolizzarla  e ballare un tango con Zerbi.Che dire? Tutti attori consapevoli di una fiction costruita ad arte per assicurarsi poi notorietà anche in estate sugli sviluppi del “triangolo amoroso”?

Nei giorni che precedevano la finale del 18 maggio, poi, Maria de Filippi si è ripresa tutta l’attenzione su di sé, con le voci che rimbalzavano in rete sul suo possibile passaggio a Sky e quindi si caricava di nuovi significati quella sua trionfale passerella all’Arena: l’ultima volta di Amici su canale 5 avrebbe superato in audience la finale di Champions league?
Puntualmente, a riflettori spenti, la settimana  successiva trapela la notizia della De Filippi a Cologno Monzese per mettere a punto il nuovo contratto, e quindi a fine settembre, quando si riaprono le scuole, comincerà anche Amici 12, con le lacrime dei nuovi studenti, di gioia per coloro che sentiranno da Lei le paroline magiche:-Sei stato ammesso-, e di delusione per i respinti, che come al solito, come ultimo desiderio chiederanno:- Posso abbracciarti, Maria?-.

 

Da www.boxeringweb.net

4-06-2012

 

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