E'
uscito il secondo volume della collana Le Civette-Saggi dell'Editrice
Venexia, curata da Luciana Percovich
Vicki
Noble, La
Dea Doppia Armonie- Bologna
La dea doppia è un archetipo del passato che rappresenta l'idea della sovranità femminile, in un contesto di antichi lignaggi sciamanici caratterizzati da principi e pratiche di donne, che formarono la struttura organizzativa delle più antiche culture del mondo prima del patriarcato. Scolpite nella pietra, nell'osso, nell'argilla, dipinte sui muri o forgiate
come vasi, queste immagini di donne gemelle spesso condividono un unico
corpo, altre presentano una donna con due teste, altre ancora hanno i
fianchi congiunti con quattro seni chiaramente delineati. Gemelle che
si generano e rinnovano l'un l'altra, l'icona della dea doppia esprime
in modo positivo, salutare e dinamico i poli duali della nostra natura:
vita e morte, luce e tenebra, ovulazione e mestruazioni, ossia quello
che l'autrice chiama "la nostra intensa e singolare esistenza bipolare",
esortandoci a ripensare quanto ha di prezioso la nostra condizione biologica
e ad attingere alla potente corrente sotterranea dell'energia femminile
"che fluisce là dove siamo dai tempi Dee, sacerdotesse, regine, sciamane, guerriere, streghe, donne; co-governatrici, leader religiose e temporali, amanti, sorelle, amiche, madri e figlie, tutte, ugualmente, sono contenute nell'archetipo della dea doppia, che, come in uno specchio, si riflette nell'intimità del vincolo femminile. Sono donne che condividono lo stesso lignaggio, la stessa trasmissione della proprietà e della conoscenza, attraverso la linea femminile di madre in figlia. Donne che si identificano in donne, donne che condividono il potere e che ci forniscono un modello femminile egualitario di convivenza, scambio, fiducia, amore, esortandoci ad acquisire nuove capacità l'una dall'altra. Queste testimonianze ci giungono da molte parti del mondo e da culture di differenti periodi: dal Neolitico, dall'età del Bronzo, dal periodo classico; dall'Africa del Nord, dall'Asia Centrale, dal Medio Oriente, dall'India, dal Tibet, dall'Antica Europa e dalle aree del Mediterraneo e dell'Egeo, e ci suggeriscono l'esistenza di un coerente lignaggio femminile, forse mai interrotto, che si è espresso nei millenni attraverso tortuosi legami di pratiche sciamaniche, rituali estatici e linguaggi in codice. Una sorta di lingua segreta, sepolta nel passato e nascosta nella storia recente: nelle arti tessili femminili con la loro storia dei tessuti, nell'arte popolare con i suoi canti e le sue danze, nelle tecniche di guarigione con i loro rimedi curativi e poteri magici, nelle facoltà oracolari e profetiche. Una complessa interconnessione di energia psichica, di correnti energetiche
sottili invisibili che, alterando il nostro ordinario stato di coscienza,
può elevarci non solo a una maggiore consapevolezza di noi stesse
e della nostra libertà, ma conferirci potere e agirlo sulla realtà
ordinaria di tutti i giorni.
Vicki Noble 10-10- 2005 |