E' la vera storia in musica e dietro le quinte di Diana Ross e delle Supremes, che negli anni '60 furono le prime artiste di colore a conquistare il mondo intero. Un riscatto che divenne un'icona dell'eguaglianza dei neri, ma che costò carissimo, in termini personali e di identità, al leggendario trio. E' anche la storia del Detroit Sound e della Motown Records, la prima casa discografica nera che riuscì a mescolare la musica nera con quella bianca, a conquistare il pubblico non di colore e a definire un'epoca. Dopo i primi successi quest'ultimo, ex venditore di Cadillac, apre una sua etichetta discografica, la "Rainbow Records" e mette tutti sotto contratto imponendo al trio una scelta dolorosa: rimpiazza come cantante la bravissima Effie con la più attraente Deena (Diana Ross). Il gruppo assume il nome più chic di Dreamgirls e il look e il suono cambiano radicalmente: tutto diventa più sofisticato e le canzoni passano dal sound soul, al ben più redditizio e commerciale pop. Con questi cambiamenti la band attrae anche il pubblico bianco e il successo diventa planetario. Ma, come spesso succede, il successo non porta la felicità: Effie è una madre-single in lotta con l'alcol e la depressione, Deena è totalmente succube di Taylor divenuto suo marito e Lorrell è schiava di Early, che non lascerà mai la moglie per lei. Anche Early fa una brutta fine uccidendosi con una overdose quando la casa discografica non lo vuole più perchè i tempi sono cambiati. Spettacolo scintillante, sorrisi e canzoni, ma l'aspetto più rilevante del film è quello di rivisitare la storia della presenza e del contributo afro alla musica americana e di mostrarne le due facce: la conquista dello show business attraverso la rinuncia alla propria peculiarità ( la carriera delle Dreamgirls) e quella dell'affermarsi faticosamente ivece grazie all'essere se stessi (il faticoso successo di Effie come solista). 26- 01- 07 |