Divina
Eleonora è il titolo della mostra inaugurata a Venezia all'Isola
di S. Giorgio nelle sale della Fondazione Cini, il 1° di ottobre e
che durerà fino al 6 gennaio 2002.
Tra il materiale esposto (costituito per la maggior parte dal lascito alla Fondazione Cini della nipote dell'attrice) spiccano i ritratti e le fotografie, in diversi momenti della vita e sul palcoscenico: un volto senza età eppure intenso, mai truccato (neppure in scena) sul quale scorrono molti volti (lo osservava Hoffmansthal); non giovane e non vecchia, gli occhi velati sempre, e una presenza chiara (con un mantello bianco, in abiti bianchi, in piena luce). Gli
allestitori della mostra hanno voluto 'rendere' la presenza della Duse
(una donna alta e sottile) con una serie di manichini (che rivestono gli
abiti che sono stati conservati, banchi, neri, dalle tonalità e
dai disegni orientali, firmati Fortuny) disposti nelle sale e moltiplicati
per l'intervento di specchi. In queste sale, dedicate a una donna che ha saputo vedere nel suo presente un futuro nuovo, tra gli oggetti - le valige, il baule, il servizio da te, da toeletta… - sparsi un po' ovunque a renderci una presenza, ci sono anche i libri - le sue letture - che, forse, sarebbe interessante analizzare attentamente.
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