FESTIVAL DI BERLINO 2006 ORSO D’ORO MIGLIOR FILM
PR
EMIO DELLA GIURIA ECUMENICA, PREMIO FILM PER LA PACE

IL SEGRETO DI ESMA
G R B A V I C A


di Gianna Beltrami




Un film bellissimo, intenso nella sua crudezza. Una storia - raccontata con grande forza - nella Storia : non importa se si tratta di un fatto realmente accaduto, la vicenda è comunque paradigmatica . E' uno sguardo che penetra nei sentimenti e nelle emozioni - la regista è una donna - ma denuncia anche una terribile situazione sociale e politica.

Ambientato in una Serajevo degradata che tenta di cancellare, anche sotto le nevicate, anche nella bolgia di locali notturni, nei nuovi negozi e nei capi di abbigliamento con griffe magari taroccata, i colpi del passato, ben visibili sui muri e sui ruderi di caseggiati. In analogia con l'ambiente le relazioni fra le persone sono spesso ambigue e ansiogene. Incontriamo Esma in un gruppo di donne che si ritrovano per ricevere un sostegno morale ed economico, donne che parlano soprattutto con lo sguardo. Le loro sono parole del corpo.

Esma e sua figlia Sara vivono modestamente nel quartiere di Grbavica, il loro è un rapporto intenso e vivo e quasi felice, ma spesso interrotto bruscamente e senza motivazione apparente dalla madre - spesso ciò avviene nei momenti di maggior affettività tra i loro corpi- o dalle dure impennate della figlia adolescente. Un amore ambivalente, come del resto nella realtà è quello materno. Un amore che senza pietismi rivela la sua oblatività, come quando Esma racconta l'inizio dell' allattamento o quando durante una cena offre alla figlia una trota, riservando per sé solo patate.

Un fatto occasionale, una gita scolastica della scuola offerta gratuitamente ai figli di eroi caduti in guerra, rivela a Sara che suo padre non è morto da eroe come la madre le aveva sempre raccontato. Provocata dall'insulto e dalla furia minacciosa della figlia , Esma le getterà addosso il suo segreto al quale gli spettatori erano già avviati in un crescendo di tensione e nel timore di una conclusiva esplosione di violenza .

Intorno a queste due figure femminili altre fanno da coro con partecipazione e solidarietà mentre i personaggi maschili sono prevalentemente espressione di un'aggressività pesante e volgare: un incontro possibile per Sara è con un suo compagno di scuola con il quale potrà iniziare un tenero legame. Anche Esma avrebbe potuto vivere una storia con un uomo fragile col quale ritrova comunità in fatti del passato e del presente (la ricerca del cadavere del padre tra i morti ammazzati l'interruzione degli studi universitari, l'attuale inadatto lavoro in una discoteca ) ma l'uomo parte da solo per l'Austria.

E il racconto si conclude , nella speranza, con il sorriso di Sara a sua madre dal finestrino del pullman della gita scolastica. "Il futuro è questa luce dalle tenebre del presente".

Le attrici , Mirjana Karanovic e Luna Mijovic, sono molto brave e danno vita ai loro tragici personaggi con una recitazione pulita ed essenziale ; la regista, Jasmila Zbanic, è straordinaria nel raccontarci l'amore, disperato e inquinato da tanta violenza, l'amore, questo elemento imperfetto della nostra vita.

25 ottobre 2006

Il film è consigliato da Amnesty International

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