La
Voce delle mani
quarta
di copertina

Maria
Antonietta Follieri,
francesista, ci propone La Voce delle mani, breve romanzo
in Pendragon Edizioni. Il libro è suddiviso in dieci brevi
capitoli e l'autrice utilizza una molteplicità di mezzi espressivi:
la fabulazione, la descrizione, il monologo interiore, il flusso del ricordo,
creando una varietà di timbri per catturare il lettore in una storia
rivelatrice. La narrazione ha un andamento quasi "marino" nel
senso che procede a onde, in un andirivieni spaziali e temporali, fra
luoghi, persone, incontri e situazioni. Dà il senso dello scorrere
della vita che non è lineare ma tortuoso e sorprendente.
La Voce delle mani è anche il linguaggio del corpo, delle
emozioni e delle sensazioni che nascono dal coinvolgimento totale della
protagonista -Giulia- in diverse storie d'amore. La mente, il corpo,l'anima
si muovono verso l'altro da sé, nel tentativo di decifrarne il
comportamento ,la personalità,di cogliere anche il mistero della
passione amorosa. Il percorso delinea una sorta di educazione sentimentale
di Giulia che dopo ogni esperienza , torna a sé stessa con una
maggiore consapevolezza della propria identità di donna.
Alcuni incontri in particolar modo sembrano influenzare e determinare
il suo destino . Tra i diversi raccontati c'è quello con uno scrittore,
"un fratello di elezione, un compagno di trincea, lontano fisicamente,
ma vicino alla sua anima per un'intrinseca somiglianza"; poi
in un flash-back appare un viaggiatore napoletano di nome Shanti, un musicista
out-sider , incapace di adeguarsi alle regole del mondo: "un generale
che ha perso il comando, la truppa nonché il decoro e ha scelto
una povertà un pò dandy, un pò stracciona".
Infine, Rosa, una guaritrice che porta il dono oltre che di diagnosticare
e curare malattie ,anche quello di prevedere altri incontri che continueranno
a segnare il "viaggio" della protagonista.
Maria Antonietta Follieri
La Voce delle mani
Pendragon Edizioni, 2002
96 pagine, 11 euro
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