Chiara Lalli
Buoni genitori
Storie di mamme e di papà gay


Nicola, Matteo, Sofia e Barbara sono i cogenitori di due gemelli. Violetta e Arthur hanno due papà e sono nati da una madre surrogata. Sono solo due delle famiglie che si raccontano in questo libro. Che raccontano le loro giornate e la loro normalità.

Qual è, infatti, la condizione necessaria per l’esistenza di una famiglia? Nel tempo e nei luoghi i modelli e gli assetti familiari mutano. La costante è il vincolo relazionale, non necessariamente biologico. L’affetto è un legame che va oltre il legame di sangue. Ecco perché il libro parla di famiglie e non di Famiglia.

Per la legge italiana, però, non tutte le famiglie sono davvero tali. Questa è la prima bugia da combattere. Insieme a tutte le altre che pesano sulle famiglie omosessuali e sull’omogenitorialità. È una bugia crudele e infondata quella che vuole disgiungere l’omosessualità dal desiderio di essere genitori e dalla possibilità di costituire una famiglia.

Due padri, due madri, un solo genitore oppure quattro. Famiglie a tutti gli effetti, tranne che per quello legale. Famiglie che esistono già, ma che vengono considerate illegittime. Famiglie nonostante le difficoltà derivanti dalla mancanza di tutela giuridica.

Questa mancanza è motivata nell’interesse dei bambini: invece sono proprio i bambini che rischiano di pagare un prezzo altissimo a causa della sciocca idea che l’unica Famiglia sia quella costituita da una donna e da un uomo. La sola che “meriti” di essere riconosciuta dalle leggi italiane, ma che è soltanto una delle possibili famiglie, non necessariamente quella migliore. E sicuramente non l’unica.

Contribuire all’affermazione dei diritti di queste famiglie è un dovere morale e politico: un Paese più giusto non è forse anche un Paese più felice?

 

Chiara Lalli
Buoni genitori
Storie di mamme e di papà gay

Il Saggiatore, € 14,00
Pagine 264, giugno 2009

 

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