La Giusta distanza

di Sara Sesti

 

La "giusta distanza" è la regola che il cinico direttore del giornale locale (Fabrizio Bentivoglio) consiglia ai suoi praticanti. Carlo Mazzacurati ne fa il titolo del suo ultimo film, sceneggiato da Doriana Leondeff e dal romanziere Claudio Piersanti.

Quando a Concadalbero, piccolo paese del Polesine, arriva dalla città la giovane Mara (Valentina Lodovini), nuova maestra elementare che sostituisce la vecchia impazzita, la nebbia sembra diradarsi e gli occhi degli uomini tornano a guardare. È così per Giovanni (Giovanni Capovilla), diciottenne che aspira a diventare un inviato per "Il Resto del Carlino" e per Hassan (Ahmed Hafiene), meccanico tunisino "integrato", stimato e rispettato per la sua onestà. Sotto lo sguardo curioso del più giovane, nasce la storia d'amore tra i due adulti, dapprima sotto il segno dell'inquietudine (Hassan spia la ragazza al buio della sera), poi della passione, infine della tragedia.

Alle foci del Po, tra boschi di pioppi e battelli sul fiume, c'è un mondo multietnico dove il tabaccaio (Giuseppe Battiston) ha la moglie rumena, scelta/comperata sul catalogo di un'agenzia, la barista è cinese, i gestori della trattoria sono magrebini e l'aitante autista dell'autobus sta per sposare l'estetista venuta dall'est. Solo trasgredendo alla regola della "giusta distanza" raccomandatagli dal direttore del giornale che lo vorrebbe "né indifferente né troppo coinvolto", Giovanni riuscirà a riportare la giustizia nel paese dei giudizi scontati.

Mazzacurati ha affidato i ruoli principali a tre attori alla prima prova da protagonisti e viene ripagato dalla qualità della loro interpretazione.

 

 

 

18-11-2007