Nadine Gordimer, L'aggancio
di Liliana Moro

Anche in questo suo recente romanzo, ora pubblicato da Feltrinelli nella collana economica, la Gordimer si dimostra scrittrice attenta ai mutamenti culturali e sociali, alle dinamiche in atto nei nostri paesi.

Questa volta indaga la possibilità di incontro tra due giovani appartenenti a mondi lontanissimi tra loro per diversi aspetti: non solo economico e sociale ma anche geografico e culturale. L'autonomia generazionale e le migrazioni che spostano milioni di persone da un capo all'altro del globo rendono ora possibili incontri di questo tipo.

Il fascino del racconto è rappresentato proprio dalla naturalezza con cui si dipanano tutte le possibili conseguenze dell'incontro, dell'aggancio. E dopo qualche pagina non si sa più quale dei due ha agganciato l'altro. Entrambi sono inquieti e insoddisfatti della loro famiglia e incerti sul proprio futuro: non solo Ibrahim, che accetta qualunque lavoro purché lontano dal vuoto del suo paese ai confini del deserto, ma anche Julie, la ricca ereditiera della buona borghesia di Johannesburg.

Come in ogni storia d'amore che si rispetti, e questa lo è in massimo grado, i due, nel rapporto, iniziano un cammino che li porterà lontano, a scoprire non solo il mondo dell'altro ma anche insospettati aspetti di sé. In qualche modo la più versatile e disponibile al cambiamento è la ragazza, che matura di volta in volta scelte imprevedibili che possono essere interpretate sia come il seguire una tradizionale vocazione femminile sia come riscoperta di un propria personale autonomia, sino al sorprendente finale.

Nadine Gordimer, L'aggancio
Feltrinelli, 2003, pag.270, Euro 7,50