E l'interpretazione della realtà è appunto un'arma: antica, micidiale, usata in tutte le battaglie - politiche, private, quotidiane, di sesso, di generazione - e in tutte le guerre - religiose, di stato, di popolo. Così sono armi anche le parole che molti pronunciano in campagna elettorale. In particolare le parole che vengono usate per costruire la propria immagine e oscurare quella dell'altro. C'è tuttavia chi usa, senza saperlo, delle armi spuntate o addirittura a doppio taglio. Mi sembra proprio questo il caso
dell'attuale governatore del Piemonte, Enzo Ghigo. Il quale Ghigo,
trovandosi a dover fronteggiare alle regionali un candidato di sesso
femminile (Mercedes Bresso), ha detto: il Piemonte ha bisogno di un
governatore, non di una governante. Si tratta di un evidente caso di
polarizzazione semantica, come dicono i linguisti. Il che vuol dire, più
semplicemente, che lo stesso sostantivo significa una cosa per l'uomo,
un'altra per la donna. All'uomo è riservato il significato alto, nobile.
Alla donna quello basso, umile. Lo stesso avviene, ad esempio, per un
sostantivo come mondano: "il" mondano è "chi vive nel secolo, il laico",
"la" mondana è un eufemismo per indicare quella "donna che conduce una
vita galante", che a sua volta è un eufemismo, un modo di dire sostitutivo
di "prostituta". Però in questi casi la polarizzazione del significato,
l'hanno già compreso molti anni fa alcune studiose femministe, rispecchia
un'ideologia patriarcale ormai in frantumi, mummificata nella lingua,
superata nella realtà e nel vivere sociale. Casa e comunità, per loro, sono interdipendenti, e così l'autorevolezza nella sfera pubblica dipende anche dalla capacità dimostrata nella sfera domestica. Può essere un'idea. Anzi, una proposta per rinnovare un poco la nostra politica, che di rinnovamento mostra decisamente di aver bisogno. Ecco la proposta: chiunque, maschio o
femmina, si candidi alla carica di governatore (ma si potrebbe estendere
la richiesta), dovrebbe prima fornire prova certa di essere una brava
governante. Insomma, una persona "di fiducia".
questo articolo è apparso su
Liberazione del 17 marzo 2005
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