Gruppi 2004 Un'arte del pensare
Abbiamo in mente un progetto di presentazione delle DISPENSE dei nostri ultimi corsi, inteso come momento di confronto tra noi e 'l'esterno', dove si rafforza una crescente 'sparizione' delle donne. Sappiamo
bene che arrivare a tradurre ciò che avviene tra di noi in parole
comunicabili all'esterno è molto difficile. Il nostro è
sempre stato un percorso arduo, rischioso, che tende ad allontanare dalle
risposte certe, dagli ancoraggi forniti dalle discipline sedimentate e
riconosciute. Un percorso generalmente disconosciuto e perciò sempre
in qualche modo illegittimo.
Sguardo critico Abbiamo
deciso di avviare un piccolo esperimento di 'riappropriazione critica'
dello sguardo. Persuasive,
illustrative, informative, parole e immagini sono diventate sempre
più opache, sfuggenti e paradossalmente potenti. E' urgente
capire da dove attingano il loro potere e la loro forza di seduzione,
attrezzarsi a 'ricambiare' i tanti sguardi che si posano quotidianamente
su di noi e compiere fulminee, vetrioliche incursioni nei linguaggi
utilizzati dai mezzi di comunicazione di massa.
L’idea di un gruppo di ricerca/azione sulle pubblicità è nata quando alcune di noi si sono trovate a discutere animatamente sull’uso sempre più avvilente dell’immagine femminile nei messaggi pubblicitari. Sguardo critico è stato il nome del gruppo di donne che, da maggio a dicembre 2003, nella sede dell’Associazione, ha analizzato le immagini con un duplice scopo: esercitarsi alla critica della pubblicità ed organizzare una resistenza creativa, che avrebbe dovuto esplicitarsi in una serie di azioni “invasive” rispetto ai manifesti esposti nelle vie cittadine. Così è stato, non senza difficoltà, ma anche con molto divertimento. L’esercizio critico non è stato fine a se stesso, ma ha prodotto una raccolta di materiale da esporre al pubblico in occasione di una mostra. Alcune di noi hanno utilizzato le pubblicità a stampa per realizzare contenuti di contro-informazione sui messaggi, manipolando con ironia e creatività il testo e l’immagine. Un piccolo drappello si è avventurato per le vie cittadine, intervenendo sui cartelloni ritenuti offensivi e fotografando il risultato. Il materiale è stato esposto nel corso della mostra/dibattito che si è svolta sabato 17 gennaio nella sede della Libera università delle donne, alla quale ciascuna delle partecipanti ha portato un esempio concreto di sguardo critico in azione. Il racconto delle “opere” è stato anche l’occasione per un dibattito sulle forme e i contenuti della pubblicità e i possibili strumenti per reagire ad essi, individualmente e collettivamente. Immagini della mostra
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