Gruppi 2004

Un'arte del pensare



Louise Bourgeois


Abbiamo in mente un progetto di presentazione delle DISPENSE dei nostri ultimi corsi, inteso come momento di confronto tra noi e 'l'esterno', dove si rafforza una crescente 'sparizione' delle donne.

Sappiamo bene che arrivare a tradurre ciò che avviene tra di noi in parole comunicabili all'esterno è molto difficile. Il nostro è sempre stato un percorso arduo, rischioso, che tende ad allontanare dalle risposte certe, dagli ancoraggi forniti dalle discipline sedimentate e riconosciute. Un percorso generalmente disconosciuto e perciò sempre in qualche modo illegittimo.
È come se, gettando dei fili che siamo certe altre riprenderanno, si creassero dei momenti - a volte illuminanti, a volte generatori di silenzio, che preludono - racchiudono un movimento in potenza.
Questa originarietà di pensiero - un tornare nuovamente (in modo nuovo, e di nuovo) alle origini e alla forza dell'esperienza - può meravigliare, sconcertare.
Il nostro modo di pensare collettivamente, per il quale un'ipotesi, un'esperienza, una riflessione diventa pre-testo, nel senso di una casualità che costruisce un percorso, produce una catena di altre questioni che si aprono a raggera. Delinea una strada che porta ad altre domande. Ogni domanda spinge più in là nelle strade della conoscenza. Conoscenza che apre all'interrogazione, sempre, nuovamente. Implica le questioni prime, le questioni relative al senso……
Per realizzare questo progetto apriamo un gruppo, di docenti, corsiste, persone 'esterne' interessate, che elaborerà proposte e si occuperà, anche, degli aspetti operativi.

Le interessate sono invitate a telefonare a Donatella Bassanesi 02.27004073.

 



 

Sguardo critico

Abbiamo deciso di avviare un piccolo esperimento di 'riappropriazione critica' dello sguardo.
Per rompere il regime unidirezionale che ci vorrebbe semplici consumatrici/ori e isolati, attoniti 'target' di pubblicità propaganda, notizie-spettacolo, bombardamenti ideologici.

Per guardare e leggere non passivamente le tante immagini (televisive, pubblicitarie, filmiche) e i tanti - più o meno fantasiosi - racconti mediatici, da cui veniamo interpellate/i ogni giorno.
Per provare a 'restituire' lo sguardo.

Il nostro spazio materiale e mentale è talmente saturo di immagini e messaggi 'subiti' e talora neppure consapevolmente percepiti, che spesso si ha l'impressione di trovarsi di fronte a un abbagliante schermo cieco, a una disorientante implosione di significati.

Persuasive, illustrative, informative, parole e immagini sono diventate sempre più opache, sfuggenti e paradossalmente potenti. E' urgente capire da dove attingano il loro potere e la loro forza di seduzione, attrezzarsi a 'ricambiare' i tanti sguardi che si posano quotidianamente su di noi e compiere fulminee, vetrioliche incursioni nei linguaggi utilizzati dai mezzi di comunicazione di massa.
Il gruppo, attivo dalla scorsa primavera e aperto a nuove collaborazioni, si riunisce senza scadenze fisse.


“Sguardi sovversivi-azioni di disturbo: immagini testi lavori in corso”


Resoconto a fine maggio
di Eleonora Cirant

L’idea di un gruppo di ricerca/azione sulle pubblicità è nata quando alcune di noi si sono trovate a discutere animatamente sull’uso sempre più avvilente dell’immagine femminile nei messaggi pubblicitari. Sguardo critico è stato il nome del gruppo di donne che, da maggio a dicembre 2003, nella sede dell’Associazione, ha analizzato le immagini con un duplice scopo: esercitarsi alla critica della pubblicità ed organizzare una resistenza creativa, che avrebbe dovuto esplicitarsi in una serie di azioni “invasive” rispetto ai manifesti esposti nelle vie cittadine. Così è stato, non senza difficoltà, ma anche con molto divertimento. L’esercizio critico non è stato fine a se stesso, ma ha prodotto una raccolta di materiale da esporre al pubblico in occasione di una mostra.

Alcune di noi hanno utilizzato le pubblicità a stampa per realizzare contenuti di contro-informazione sui messaggi, manipolando con ironia e creatività il testo e l’immagine. Un piccolo drappello si è avventurato per le vie cittadine, intervenendo sui cartelloni ritenuti offensivi e fotografando il risultato. Il materiale è stato esposto nel corso della mostra/dibattito che si è svolta sabato 17 gennaio nella sede della Libera università delle donne, alla quale ciascuna delle partecipanti ha portato un esempio concreto di sguardo critico in azione. Il racconto delle “opere” è stato anche l’occasione per un dibattito sulle forme e i contenuti della pubblicità e i possibili strumenti per reagire ad essi, individualmente e collettivamente.

 Immagini della mostra