Gruppo "Donne e scrittura"

 

A fine Giugno, il gruppo “Donne e scrittura” ha dialogato, al termine di un percorso di lettura-scrittura, con Lea Melandri e Manuela Fraire, autrici insieme a Rossana Rossanda di un prezioso libro: La perdita, Bollati Boringhieri.
Nell’occasione il gruppo ha presentato il quaderno – Attorno alla perdita - che raccoglie le riflessioni nate, tra ottobre 2008 e maggio 2009, intorno ai temi sollevati dal libro; temi che solitamente non trovano ascolto e dibattito autentici nello spazio sociale, per ragioni che abbiamo intravisto più volte dialogando tra noi e con quanto hanno scritto le autrici.

Ci sono temi che spesso rimangono legati alla sola esperienza individuale, intima e demandati a un “femminile” relegato al privato, temi che non entrano nella storia, come la cura, i riti legati al lutto e alla sua elaborazione e che spesso vengono invece rimossi da una società tutta volta al perseguimento della bellezza, dell’eterna giovinezza, di un corpo-macchina che cancella i limiti della mortalità.
In sintesi il lavoro di pensiero del gruppo è andato attorno a tre nuclei:
- la relazione, l’amicizia, la politica, un'etica della vulnerabilità che nasce dal saper vedere la dimensione di perdita che è inscindibile dalla vita
- il corpo, la temporalità, la morte
- il linguaggio, la scrittura

Manuela Fraire e Lea Meandri, durante la discussione, sono state generose nel raccontarci la storia e la genesi di “La perdita”, il loro rapporto con la scrittura e l’intreccio tra esperienza personale e dimensione collettiva, politica, femminista.
Punti di vista diversi ma che in comune hanno messo la passione a dirsi, “senza perdersi di vista”, intorno a un’esperienza che rimane spesso silenziosa, chiusa in una dimensione personale.
Così  Manuela ci ha raccontato le ore di conversazione con Rossanda, liberamente fluite in un dialogo lasciato libero e registrato, la rielaborazione successiva per una restituzione in forma scritta che è riuscita a mantenere la vivezza del parlare insieme.
L’interrogarsi poi intorno a questo amore per la parola condivisa, “in presenza”e la consapevolezza che la parola scritta segna una mancanza e un’assenza.

L’intervento di Lea che viene invece da un luogo di solitudine, un’isola, da una scrittura mossa da un lutto personale e che s’inserisce, come una terza voce, nel dialogo con le due interlocutrici a porre altre domande, altri pensieri, altri vissuti: “Forse allora si può pensare a scrivere la morte, combattendo le tante morti a cui l’uomo si è sottoposto e che ha inflitto ai suoi simili, per non incontrare quella che lo interroga più dolorosamente e senza il suo consenso.”.
In questo luogo di confine, dunque, tra scrittura, dialogo e viva presenza di altre con cui condividere le tante radicali domande che incontra un tema come la perdita, ci siamo incontrate anche noi, ciascuna con la necessaria unicità e singolarità della sua esperienza, al punto che talvolta i nostri scritti e incontri ci sembravano slegati gli uni dagli altri e dal libro che andavamo leggendo e considerando, ma che invece ha tessuto il filo comune costituito dall’ascolto e dalla condivisione reciproche tra noi e Manuela, Lea, Rossana.

 

Per l’anno prossimo proponiamo la ricomposizione allargata del gruppo per un percorso di lettura-scrittura su temi nuovi che metteremo a punto nelle prime riunioni d’autunno.

 

Gli incontri hanno cadenza quindicinale dalle 18 alle 20 in Corso di Porta Nuova, 32.

 

4-08-2009

 

home