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Donne iraniane e afghane: sorelle nella lotta contro l'estremismo religioso
di Elahe Amani


foto di Alexandra Boulat


La nuova Legge Sciita sulla Famiglia, approvata in Parlamento e firmata da Karzai, è stata uno shock per tutte le comunità impegnate sui temi dell'equità di genere e dei diritti umani nel mondo.

Circa 300 coraggiose donne afghane hanno organizzato un corteo di protesta davanti alla nuova moschea sciita per manifestare la loro opposizione a una legge che non solo viola i diritti umani più basilari e la dignità delle donne afghane, ma è anche in contrasto con la costituzione afghana.

Le donne iraniane che condividono la stessa lotta contro l'estremismo religioso vogliono garantire un forte sostegno alle loro sorelle afghane in Iran e della diaspora.

La controversa Legge Sciita sulla Famiglia è una reminiscenza della brutale dittatura dei Taliban.

D'accordo con Sima Ghani, una giovane attivista per i diritti umani, le 300 donne hanno contestato la legge indipendentemente dal gruppo religioso di appartenenza.

Molti credono che questa legge non sia che il primo passo verso l'imposizione di una Legge Islamica sulla Famiglia di stampo talebano.

Adeleh Mohseni da Kabul, in una intervista alla Rete di Solidarietà delle Donne Iraniane ha detto che "solo fino a ieri i Taliban volevano la morte degli sciiti, ma oggi rispettano le loro leggi e ammirano chi le ha scritte... E'interessante notare che sulle questioni che riguardano l'oppressione delle donne si trovino a collaborare tutti insieme"

 

Il 14 di aprile 2009 le seguenti organizzazioni di donne iraniane:

-          Focus on Iranian Women (http://www.irwomen.info/spip.php?rubrique19)

-          The Feminist School (http://femschool.info/english/);

-          Women's Field (http://www.meydaan.net/english/default.aspx );

-          Women's Commission of Tahkim Vahdat – Strethening Unity (http://www.tahkimwomen.org/);

-          Women's Committee of Tahkim Vahdat Iranian Researchers' Association (http://womenadvar.wordpress.com/);

-          Committee of Human Rights Reporters (http://chrr.us/);

-          Health Activists Association (Talashgaran Salamat)

-          Farasoo Association (Tabriz)

rilasciano questa dichiarazione comune:

 

IN SOSTEGNO DELLE DONNE D’AFGHANISTAN CONTRO LA NUOVA LEGGE SULLA FAMIGLIA

 

Noi, attiviste del movimento delle donne iraniane, abbiamo cercato di seguire regolarmente e responsabilmente le attività, i successi e i fallimenti delle donne in quest’area. Proprio perché crediamo che ogni successo e ogni fallimento delle donne, specialmente nella nostra regione, possano avere effetti anche sulle donne iraniane e sulla nostra società. Sappiamo per esperienza di essere capaci di modulare le nostre azioni per ottenere uguali diritti, imparando le une dalle altre. Non appena abbiamo saputo che una nuova legge, chiamata “Legge sulla Famiglia” è stata approvata in Afghanistan, abbiamo deciso di unirci alla vostra causa e lottare contro questa legge sessista.

Inoltre, la campagna “One Million Signature” (“Un Milione di Firme”), una rete di attiviste decise a cambiare le leggi discriminatorie contro le donne e le ragazze in Iran, ha inserito un articolo nel sito ufficiale della Campagna intitolato “l’Uguaglianza è un nostro diritto, rapporto dalla Manifestazione delle Donne”.

Questa è la prima reazione organizzata delle Donne Afghane e un segno di speranza per il movimento delle donne afghane. Non è tanto che il movimento delle donne iraniane ha costituito con successo una coalizione contro la Legge sulla Famiglia che ha rimosso le restrizioni alla poligamia. La voce collettiva delle donne iraniane che ha detto NO ALLA POLIGAMIA ha costretto il governo a fare un passo indietro e a rivedere la legge. Ma certamente ogni vittoria a breve termine in Iran e in Afghanistan non possono mai considerarsi scontate. Le forze patriarcali e il potere politico – che non si fanno scrupoli a fare compromessi sui diritti delle donne e sulla loro dignità per perseguire la loro agenda politica – sono dietro a questa legge e cercano sempre nuove opportunità e scappatoie per incrementare questo tipo di leggi oppure – davanti a una resistenza locale o globale – a fare un passo indietro.

Per fermare la brutale pratica della lapidazione in Iran, le donne iraniane hanno avuto l’esperienza di “Una rara vittoria per i Diritti delle Donne in Iran

Una delle lezioni che abbiamo imparato dall’incontro e dalla lotta delle attiviste per i Diritti delle Donne in Iran e in Afghanistan, è che la resistenza locale e l’opposizione con un supporto globale possono fermare il loro assalto.

Nell’era della tecnologia dell’informazione e con l’emergere di nuovi mezzi tecnologici, queste leggi regressive, obsolete e fanatiche NON possono passare inosservate.

Nonostante tutte le atrocità, la guerra e il terrore inflitti nel nostro mondo da rappresentanti dello stato e non, l’attenzione della comunità globale circa i diritti e la dignità delle persone e delle comunità è una forza collettiva e transnazionale, una rete CHE NON PUO’ ESSERE IGNORATA A LUNGO.

- Nonostante il fatto che le 300 donne che hanno protestato a Kabul abbiamo dovuto fare i conti con contro-manifestanti che hanno tirato pietre e le hanno chiamate “cani”

- nonostante il fatto che le donne iraniane che chiedono di modificare le leggi discriminatorie in Iran vengano arrestate e detenute

- nonostante il fatto che i loro siti vengano oscurati, i loro giornali vengano chiusi e la loro sicurezza sia fragile

 i movimenti per i diritti e la dignità, per l’equità e l’uguaglianza, stanno procedendo e ottenendo maggiore forza.

 

Video:

Afghan women protest against ‘rape'

Stones Thrown at Afghan Women Protesters

Afghanistan Women Protest

dal sito OpenDemocracy

 

traduzione di Cristina Cattafesta

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