Ancora differenze di genere all'Università
I maschi interrompono l'universita' per lo piu' perche' hanno trovato un lavoro o perche' sono gia' impegnati in un'attivita', le femmine soprattutto per motivi personali (cura di figli o familiari, salute, ecc..): emerge anche questo dall'indagine realizzata dall'Istat nel 2007 sui diplomati che hanno conseguito il titolo nel 2004. A prescindere dalla formazione scolastica conclusa, le diplomate proseguono gli studi all’università in misura maggiore rispetto ai maschi (70% contro al 57,8%). A distanza di tre anni dal diploma, il 7,2% dei diplomati dichiara di aver già conseguito un titolo universitario, nella quasi totalità dei casi una laurea triennale (99,3%). Sono soprattutto le donne e coloro che hanno conseguito un diploma liceale ad aver concluso nei tempi previsti il primo livello di istruzione universitaria. Nella scelta del percorso universitario esistono alcune differenze di genere: quasi la metà delle iscrizioni dei maschi si concentra nei gruppi disciplinari di ingegneria (22,4%), economico-statistico (16,3%) e giuridico (10,4%). Fra le diplomate, invece, le quote maggiori di iscrizioni riguardano i corsi dei gruppi politico-sociale (13%), giuridico (12%), economico statistico (11,6%), letterario (10,1%) e medico (9,4%). A tre anni dal diploma, il 64% degli studenti ha intrapreso un percorso universitario e nella decisione di iscriversi le motivazioni piu' importanti sono rappresentate dalla convinzione che un livello di istruzione accademico possa garantire migliori opportunita' di lavoro (46,1%) e dall'interesse per lo studio di una specifica disciplina (37,8%). Se il 36% del totale dei diplomati non si e' mai iscritto all'universita', il 9,3% (14,6 per cento di chi si e' iscritto), pur avendo iniziato ha interrotto nei tre anni successivi. 14-11-2009 |