La répétition
di Sara Sesti

Il titolo francese significa la prova teatrale o cinematografica.
Due trentenni, amiche d'infanzia che avevano sognato da ragazzine di diventare attrici, si ritrovano dopo dieci anni di separazione. Una è davvero attrice teatrale. L'altra è meccanica dentista e ammira l'amica, vuole aiutarla a ottenere il meglio nella sua professione, desidera la felicità di lei, vive per procura la promessa di successo di lei.


L'amicizia amorosa diventa soffocante ma inevitabile, leziosa e tediosa: l'amica va a vivere con l'attrice, la assiste sul lavoro, le diventa indispensabile, la vampirizza; l'altra è sedotta dalla possibilità di irresponsabilità offertale, è oppressa dalla mancanza di libertà, è urtata dall'invadenza.
Il meccanismo passionale non avrà buon esito, ma intanto la regista Catherine Corsini è riuscita a raccontare un amore tra donne, infelice e prigioniero come tanti altri amori, senza essere mai ridicola: è un record interessante, assai raro specialmente nei film d'amore omosessuale, probabilmente per via d'un pregiudizio profondo troppo difficile da sradicare che ricorre alla risata per togliersi d'imbarazzo, per cancellare l'ansia.