GRUPPO OPERATIVO 2019/20

Laboratorio di Educazione sentimentale

CINEMA E PSICOANALISI

DALLO STUDIO DELL’INCONSCIO ALLA FABBRICA DEI SOGNI

Il cinema del sogno: guardare le emozioni

L’arte è una finzione che serve a comprendere la realtà

Pablo Picasso

Appuntamento per il secondo ciclo d’incontri del Lunedì, ore 18.00 – 20.30 20 Gennaio, 3 Febbraio, 17 Febbraio.

Per le nuove iscritte e per chi volesse partecipare a una sintesi del percorso è previsto un incontro preliminare al “cinema del sogno” il prossimo Lunedì 20 Gennaio dalle 17.30 alle 18.00.
  • Tematica
Un viaggio di scoperta in un mondo “altro”, tra affetti, emozioni, sentimenti, censure.
  • Obiettivo
Percorso verso la consapevolezza di sé e dei confini interni ed esterni, oltre il pregiudizio. Processo di discussione e riflessione e analisi della sfera delle relazioni e riconoscimento delle emozioni
  • Modalità

Conversazioni gruppali: sguardi femminili e maschili nella narrazione filmica.

Centrale nella teoria e nella pratica psicoanalitica, il sogno si è via via arricchito di punti di vista diversi e sempre provvisori, che differiscono dalla originaria “Interpretazione dei sogni” freudiana. Un ciclo d’incontri focalizzati sui sogni, rappresentati in una rassegna filmica, diventa occasione di dialogo sull’evoluzione del pensiero psicoanalitico a partire da S. Freud, M. Klein, D. Winnicot, D. Meltzer, W Bion e T. Ogden.

Il cinema quando rappresenta i sogni evoca dimensioni immaginative che riflettono stati d’animo in continuo cambiamento. Proprio quel cambiamento catastrofico evocato da Bion, in cui credenze, valori, ansie, speranze, meccanismi di difesa, modi di pensare affiorano da un magma indifferenziato. Il confronto tra soggetti “sognanti” che nell’incontro scoprono modi diversi di dare senso a ciò che fonda la nostra esistenza è uno strumento che ci permette di esplorare esperienze ed emozioni che, affiorando dall’immaginario filmico, rappresentano ossessioni e incubi con cui viene percepita la realtà esterna e che danno forma al nostro agire sociale.

Oltre il già conosciuto, attraverso il sogno, che è un’attività della mente fondamentale per la comprensione dei fenomeni psichici, andiamo ad aprire nuove finestre. S’innesca un processo di ricerca integrato dallo scambio reciproco delle conoscenze acquisite, attraverso l’esperienza e la condivisione dei vissuti, evocati nelle nostre riflessioni singolari e plurali e nella prospettiva di un incontro e confronto trasformativi.

Per iscrizioni e info: nicole.pace@libero.it


Centrale nella teoria e nella pratica psicoanalitica, il sogno si è via via arricchito di punti di vista diversi e sempre provvisori, che differiscono dalla originaria “Interpretazione dei sogni” freudiana.

Il cinema quando rappresenta i sogni evoca dimensioni immaginative che riflettono stati d’animo in continuo cambiamento. Proprio quel cambiamento catastrofico evocato da Bion, in cui credenze, valori, ansie, speranze, meccanismi di difesa, modi di pensare affiorano da un magma indifferenziato.

La funzione immaginifica di un film, in un’atmosfera dove il sogno e la realtà si confondono nell’oscurità e nella fantasia delle immagini proiettate sullo schermo, consente di introdurre chi guarda in un mondo simile alla condizione di chi sogna.

Questo effetto genera nello spettatore l’illusione di essere lui a produrre l’immagine filmica e di “sognare” le figure e la storia che compaiono sullo schermo, in uno spazio dove immagine e immaginazione coincidono, dove realtà e finzione cinematografica si sovrappongono.

A partire da una rassegna di film “sul sogno”, possiamo riflettere su un’attività della mente fondamentale per la comprensione dei fenomeni psichici: andiamo ad aprire una “finestra sul cortile” di un processo di ricerca e di scambio reciproco, attraverso l’esperienza e la condivisione dei vissuti, evocati nelle nostre riflessioni singolari e plurali, nella prospettiva di un incontro e confronto trasformativi.

Scoprire modi diversi di dare senso a ciò che fonda la nostra esistenza, è uno strumento che ci permette di esplorare esperienze ed emozioni che, pur affiorando da un immaginario filmico, raffigurano ossessioni e incubi con cui viene percepita la realtà esterna e che danno forma al nostro agire sociale.

Il film come “autorappresentazione” (Bion) del mondo psichico, individuale e sociale diventa una sorta di sonda gruppale, nel confronto tra soggetti “sognanti” che si riscoprono, sia individualmente che in gruppo.

E troviamo, nell’incontro tra cinema e psicoanalisi, un modello efficace che ci permette ancora di “sognare” e di comprendere modi diversi di dare senso a ciò che fonda la mente umana.

In particolare le radici di un sogno/bi-sogno che mette al centro di tanti film un mondo femminile, mediato dall’immaginario maschile, ci interrogano su quale sia la rappresentazione originaria e quale sia una rappresentazione originale della donna nel cinema.

In particolare andiamo a esplorare un punto di vista femminile su quelle rappresentazioni, che come oggetto di mediazione, mettono in scena i tre registrireale, immaginario, simbolico  che hanno a che fare col sogno e l’inconscio.

In un contesto gruppale, a partire dai vissuti emotivi, suscitati dalla visione onirica innescata dal cinema, indirizziamo lo sguardo su consuetudini e immagini che intrappolano le donne in un immaginario maschile che si presenta a livello psicologico e sociale con formazioni stratificate di percezione e interpretazione della realtà femminile (e maschile) secondo ruoli e stereotipi tradizionali, sia pur riattualizzati.

Un ciclo d’incontri, focalizzato sul tema del sogno, rappresentato in una rassegna filmica, diventa anche occasione di dialogo sull’evoluzione del pensiero psicoanalitico a partire da S. Freud, M. Klein, D. Winnicot, D. Meltzer, W Bion e T. Ogden per vedere concretamente quali meccanismi psicologici (suggestioni, proiezioni, identificazioni, catarsi) sono alla base della visione di un film da discutere in gruppo.


Dieci conversazioni gruppali a cura di Giuditta Pieti con la collaborazione di Nicoletta Buonapace

Dal 14 Ottobre 2019 di lunedì dalle ore 18.30 – 20.30, presso la Libera Università delle Donne, corso di Porta Nuova 32

Per iscrizioni e info: nicole.pace@libero.it




Corsi precedenti

Programma 2018/19

Programma 2017/18

Report 2016/17

Programma 2016/17





home