Pensiero e pratiche di trasformazione
Annarosa Buttarelli

 
Leonilde Carabba

È nata una nuova collana! Ci vuole il punto esclamativo per commentare il coraggio con cui un’impresa come questa si accinge a collocarsi nel panorama editoriale italiano che sta attraversando tempi bui.   
La collana “Pensiero e pratiche di trasformazione”, della Casa Editrice Moretti e Vitali si presenta come progetto di ricerca unico nel frastagliato e esausto mondo della riflessione contemporanea.  Oggi, molti vivono in uno stato di arresa e di disperazione non riuscendo a pensare come sia possibile agire efficacemente e in prima persona per affrontare le innumerevoli situazioni di ingiustizia e di sofferenza. Immaginare di nuovo il cambiamento e trasformare lo sguardo sul mondo sono necessità stringenti che stanno attualmente ispirando le ricerche di pensatori e pensatrici radicali. Cadute le grandi narrazioni e spenta la potenza delle ideologie che dettavano l’agire in forma eroica e di massa, si è riaperta la riflessione sui modi e le forme con cui si può modificare il proprio contesto di vita a partire dalla modificazione di sé. E’ questo il punto sempre ignorato: bisogna partire dalla propria trasformazione e, per farlo, è necessario far tesoro della filosofia intesa come pensiero dell’esperienza, riprendere discorsi sapienti ma trascurati nel tempo, ascoltare chi ha compiuto percorsi non eccezionali ma straordinari. Tutto questo offre a chiunque la possibilità di fare della vita quotidiana il laboratorio dove nasce l’alternativa reale alla crisi della nostra epoca. In conflitto con gli specialismi esasperati che hanno frantumato gli esseri umani in tanti pezzi infelici, la collana affronta il tema della trasformazione con l’aiuto  del pensiero delle donne e con un ritorno critico alle pratiche di trasformazione, psicoanalisi compresa. 


La collana inizia le uscite – in quest’anno saranno tre –  con un libro dedicato alla speranza:  Tutto sulla speranza. Nuove filosofie per il cambiamento della filosofa australiana Mary Zournazi è una puntuale discussione sulla vita contemporanea e sul modo in cui può instaurarsi al giorno d’oggi una visione evoluta della politica e del pensiero critico.
Mary Zournazi, dialogando con i maggiori scrittori, filosofi  e filosofe di tutto il mondo, esplora i legami tra la speranza e la capacità di ognuno di modificare la propria realtà, per comprendere e superare le nuove forme di paura, oppressione e alienazione proprie della vita quotidiana. Tramite le proprie visioni e pensieri, contribuiscono a queste affascinanti conversazioni Gayatri Spivak, Julia Kristeva, Ghassan Hage, Michel Serres, Alphonso Lingis, Brian Massumi, Chantal Mouffe, Isabelle Stengers, Ernesto Laclau e tanti altri, esponendo episodi personali e politici di speranza, e concezioni innovative di identità, comunità ed esperienza di classe. 


Il secondo titolo è un classico e non cessa di stupire: si tratta di Una vita tutta per sé .Il percorso di una trasformazione con accessibili pratiche quotidiane della psicoterapeuta inglese Marion Milner, ripreso dal catalogo della Tartaruga ed. e aggiornato con la prefazione della studiosa di letteratura Rachel Bowlby e con una postfazione dell’autrice. Agli inizi del secolo scorso Virginia Woolf chiedeva con Una stanza tutta per sé uno spazio autonomo e una rendita per  le donne come primi requisiti per diventare  indipendenti e soddisfatte. Qualche anno dopo Marion Milner, una psicoterapeuta inglese, esigeva di più e voleva Una vita tutta per sé.
 Avventurandosi coraggiosamente in una terra inesplorata, l'autrice non esita ad affrontare momenti di delusione, paure rimosse, e esitazioni irrazionali, passaggi inevitabili verso una migliore comprensione di se stessi e verso il raggiungimento di insperate vittorie. Alla fine della sua  originale ricerca Marion Milner conclude : “ … anche se quello che ho trovato io è probabilmente caratteristico del mio temperamento e delle circostanze della mia vita, sono convinta che il metodo della mia ricerca possa essere utile ad altri, anche a coloro le cui scoperte su se stessi fossero l'opposto delle mie.”

Il terzo titolo è curato dalla filosofa Chiara Zamboni della Comunità Diotima: L’inconscio può pensare? Tra filosofia e psicoanalisi. In questo libro, donne e uomini incrociano sia la filosofia sia la psicoanalisi, pur provenendo da aree di pensiero diverse. Al centro del libro sta il problema di quali forme creative e intenzioni assuma l'inconscio; e quali forme di ragione possano accompagnare le sue trasformazioni.  Mantenere un legame con i movimenti dell'inconscio è dare un valore al pensiero per arrivare a un'altra forma di ragione che accolga finalmente il sentire. In altre parole, il libro mostra una ragione che dà conto dell'inconscio come forma di pensiero.

La collana “Pensiero e pratiche di trasformazione”, diretta da Annarosa Buttarelli, è  legata al lavoro di ricerca e formazione che si sta svolgendo nel Master biennale di II livello “Consulenza filosofica di trasformazione”, e alla ricerca collegata promossa dal “Centro di Ricerca Tiresia – Filosofia e psicoanalisi”, entrambi realizzati presso l’Università degli studi di Verona e diretti da Riccardo Panattoni.
Il comitato scientifico della collana è composto da: Annarosa Buttarelli, Laura Maltini Lepetit, Riccardo Panattoni, Antonietta Potente, Rosella Prezzo, Gianluca Solla, Carla Stroppa, Chiara Zamboni.

6-11-2013

 

 

 

 

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