Lettera Aperta ai partiti e movimenti
E’ molto viva nel paese l’esigenza di un forte rinnovamento della “ politica”, unita purtroppo a una disaffezione al voto e a una critica generalizzata agli esponenti politici. Non v’è dubbio che le donne hanno un diritto imprescindibile a una rappresentanza che rifletta il loro ruolo nella società attuale, alla quale partecipano a tutti i livelli e in tutti gli aspetti, anche se la politica le tiene troppo spesso fuori dai luoghi decisionali. Inoltre, le donne si sono rivelate meno coinvolte nelle pratiche di scambio e di corruzione sempre più diffuse. Per il duplice lavoro sia nel mondo professionale sia nella cura e educazione dei figli, sono portatrici di un diverso punto di vista sul mondo del lavoro, sui bisogni delle famiglie, sulla emarginazione dei giovani, più in generale sui problemi che oggi angustiano la comunità sociale, essenziali per salvare la convivenza civile e ridisegnare una società a misura di donne e di uomini, che promuova salute, cultura, relazioni pacifiche, qualità della vita, godimento dei diritti. Più donne nella politica e nelle istituzioni significa dunque di per sé un loro profondo rinnovamento e un maggiore interesse del cittadino nei confronti della res pubblica. Per queste ragioni le 44 associazioni, gruppi e reti femminili aderenti all’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria, in vista delle imminenti scadenze delle elezioni in tre importanti regioni (Lazio, Lombardia e Molise) e di quella per il rinnovo del Parlamento nazionale, rivolgono un pressante appello ai partiti politici attualmente presenti nel Parlamento uscente e/o nelle Assemblee regionali e locali, nonché alle formazioni, ai movimenti e ai promotori di liste “civiche”, che si preparano a partecipare alle prossime competizioni elettorali, affinché assumano un chiaro impegno onde favorire, in conformità con il dettato degli articoli 3 e 51 della Costituzione, la presenza paritaria delle donne nelle eligende assemblee. In particolare si chiede:
oppure presentare in elenchi separati i nomi dei candidati e quelli delle candidate per poi inserire nelle liste, in ordine alternato, i maggiormente votati/e della lista maschile e di quella femminile.
Riconosciamo che il Parlamento uscente è stato in grado di adottare importanti, (anche se parziali), leggi ispirate al principio di promuovere la partecipazione delle donne nei centri di decisione: Tuttavia lo slancio necessario ad una vera e propria politica paritaria non è avvenuto. E’ spiacevole ricordare ad esempio che in recenti modifiche delle leggi elettorali e degli Statuti regionali da parte di alcune Regioni non si è provveduto a inserire norme per il riequilibrio di genere e neppure si è, alla data odierna, modificata in tal senso la legge elettorale nazionale. Le Associazioni firmatarie dell’appello, sottolineando l’importanza del voto femminile, che può avere un impatto notevole come dimostrato nelle ultime elezioni statunitensi, chiedono pertanto, in assenza della modifica delle legge elettorale , che siano i partiti, le formazioni e i movimenti ad adottare comportamenti e atti per garantire una vera e propria democrazia paritaria fin dai prossimi importanti appuntamenti elettorali, cui si apprestano a partecipare. Le Associazioni 16-12-2012
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