Lettera appello


"Viviamo da sole o in famiglie - tante e diverse- apparteniamo -tutte- a comunità nazionali. Abbiamo - ciascuna di noi- un'identità plurale che non si risolve e non si identifica né in quella famiglia, né in quella comunità d'appartenenza, sia essa nazionale o religiosa.


E oggi tutte - italiane e migranti che firmano questa lettera appello - ci sentiamo minacciate.


Da dove viene questa minaccia e che cosa mette a rischio è presto detto: a modello del discorso pubblico, sempre più spesso, la politica sceglie come unico interlocutore la famiglia - quella tradizionale - e le comunità, riducendo all'invisibilità la storia, le scelte e i progetti di ciascuna. Il peso eccessivo che la famiglia e la comunità hanno nello spazio pubblico ci espropria di parola, azzera la nostra libertà, non ci rappresenta.


Noi che già stiamo riflettendo sui concetti di famiglia e di comunità e sulle concrete relazioni di ognuna con la famiglia e le comunità, pensiamo necessario che si affermi un'idea di rappresentanza legata alle singole e ai singoli che abbia luogo in un spazio pubblico e condiviso."


Kaha Aden, Susanna Camusso, Ainom Maricos, Adriana Nannicini, Assunta Sarlo

Si può firmare la lettera nel sito di Usciamo dal silenzio