Libere di esistere
Costruzione femminile di civiltà nel Medioevo europeo

di Gemma De Magistris



Ildegarda di Bingen

"Libere di esistere" è un bel libro: fa piacere leggerlo, è coinvolgente e compone un quadro armonioso di civiltà femminile come promette il sottotitolo.
Non è un libro di storia, affermano le mie studentesse, è un racconto di storie che ci fanno riflettere sulla libertà, l'autorità e la sapienza femminili, la mediazione, la relazione, l'amore.
A proposito della presenza femminile nella filosofia e nella storia, una mia studentessa scrive: "è come se uomini e donne fossero su di un palco: le donne sono sempre a lato e oscurate mentre gli uomini sono al centro palco e illuminati dall'occhio di bue; all'apparenza sembra ci siano solo uomini ma nell'oscurità ci sono le donne e vivono".
Queste donne non solo vivono, ma esistono.

"Libere di esistere
" utilizza lo strumento della narrazione e della biografia, sottolineando il senso di unicità, l'affermazione di un sé espressivo e relazionale che fonda la sua realtà sull'altro/a.
Il libro racconta la vita di cinque donne; attraverso le loro scelte ed azioni, con la conquista e la trasmissione del sapere, esse esprimono un preciso modo di nominare sé stesse ed il loro rapporto con il mondo.
Ildegarda di Bingen, Herrada di Hohenburg, Rosvita di Gandersheim, Marina del Goleto, Eufrosinija di Polozk sono intelligenti, caparbie, determinate e condividono il desiderio del sapere, l'apprezzamento della cultura classica, il recupero dei miti, soprattutto l'amore del mondo.

E' un libro che, generoso nelle informazioni e negli spunti, ma anche ordinatamente strutturato, mi ha regalato il piacere della lettura e della conoscenza, ma mi anche permesso la strutturazione di un percorso didattico efficace e piacevole.
Consente, ad esempio, l'evidenziazione della sintesi di cultura classica, di cultura barbarica e di cristianesimo attraverso una diversa categoria di interpretazione.

Le cinque protagoniste ad un certo punto divengono familiari ma la diversità sta anche nel fatto che divengono familiari le autrici del libro che, in maniera diretta, raccontano il loro rapporto con il personaggio di cui si sono occupate, le ricerche, il reperimento delle informazioni, l'atmosfera dei luoghi coinvolti, le loro percezioni.
"Mi ha colpito il modo di lavorare di queste autrici: l'aiuto reciproco, il lavoro di gruppo senza subire il potere di un'altra, la collaborazione e la voglia di imparare" mi comunica una studentessa.
Le caratteristiche di ogni personaggio sono testimoniate in modo diverso a seconda delle loro diverse personalità, culture, educazione, relazioni:

Di Ildegarda è affascinante il desiderio di armonia espresso nella concezione cosmo-ontologica, nell'attenzione alla bellezza e alla grazia fisica e spirituale, nel collegamento cielo-terra favorito dalla musica.
Degna di rispetto ed ammirazione la scelta pedagogica nel favorire una crescita autonoma delle sue allieve.
Rosvita nelle sue commedie parla, tra l'altro, del potere della bellezza femminile, di sessualità e soprattutto descrive risate. C'è da riflettere su "nelle società occidentali, le donne sorridono molto, ridono poco e non devono sghignazzare… la risata sguaiata è trasgressiva, punibile, smisurata".
L'affermazione di Marina passa attraverso la modifica della realtà. Conquista autorità ed autorevolezza utilizzando conoscenze giuridiche tese alla cura ed alla accoglienza.
Singolare la scelta da parte di Eufrosinija di un contrastato viaggio/pellegrinaggio già anziana. Si avverte la ricerca di una diversa spiritualità e di una precisa affermazione di sé.
Infine, sembra di visualizzare le sessanta monache che, sotto la guida di Herrada, hanno scritto e disegnato nello scriptorium di Hohenburg "l'Hortus Deliciarum".

C'è la trasmissione culturale e l'affermazione di un lavoro collettivo ma anche la valorizzazione della individualità; il lavoro di ognuna è importante ed allora sono tutte nominate nella miniatura che racconta la storia del monastero e dell'opera stessa
Alla fine del libro c'è un piccolo apparato iconografico che stimola la curiosità di vedere altre illustrazioni, quindi il desiderio di sapere e vedere di più.

AA. VV.
Libere di esistere. Costruzione femminile di civiltà nel Medioevo europeo
Edizione SEI , 1996
EURO 14,98