Volere/potere essere madri e padri

I NUOVI MODI DI DIVENTARE MADRI E PADRI

 

Quattro ore di emozioni, oltre che di contributi e discussioni. Così abbiamo vissuto l’incontro di sabato 7 febbraio alla Casa dei Diritti, tema “Potere/volere essere madri e padri”, nato da un lungo lavoro preparatorio fatto insieme da Casa delle Donne e Casa dei Diritti. Si è parlato di provette e di embrioni, di tecniche mediche e di fecondazione eterologa, dei nuovi modi di diventare genitori, di libertà e di diritti. Temi complicati su cui si confrontano sensibilità diverse, temi in continua evoluzione su cui è impossibile dire parole definitive.

Alla fine quello che più ti risuona dentro sono le voci e le storie. Di donne e di uomini, di coppie etero e omo, di single. Di chi ce l’la fatta, a diventare genitore, e di chi non ce l’ha fatta, o ha scelto di non diventarlo.

Voci di uomini – per una volta hanno cominciato loro – restituite da Silvano Piccardi: padri un po’ impacciati di fronte alla pancia della compagna che cresce, al parto (“c’ero ma non mi ricordo nulla”), ai primi cambi di pannolini.

E poi Luciano, che dice “diventare genitori è la cosa più bella che può succedere a un essere umano” e racconta cinque anni e mezzo di peripezie con il suo compagno per avere, attraverso una “gestazione di sostegno” negli Stati Uniti, i loro due gemellini.

E Massimo, sterile per un problema cromosomico, costretto con la sua compagna a una lunga serie di tentativi all’estero.

Voci di donne. Arianna Scommegna recita brani delle “Difettose” di Eleonora Mazzoni, bel romanzo sull’esperienza di Procreazione medicalmente assistita. E la stessa autrice interviene per invitarci a non aver paura che la tecnica prevalga sulla natura e l’uomo su Dio, perché “la vita c’è, e non è mai artificiale”.

Sara, “madre sociale” insieme ad Ada di due gemelli di quasi quattro anni, ci porta piccoli flash di vita quotidiana (“Voglio due mamme” dicono i bambini quando una delle due esce) ma anche di rapporto con la scuola, i compagni, le istituzioni. Rossella e  Vittoria raccontano due esperienze di fecondazione omologa, diverse negli esiti ma vissute con grande intensità nella vita personale e in quella di coppia. E un’altra Eleonora, autrice di un libro sulla non-maternità, parla della libertà di scegliere, “anche quando scegliere vuol dire rinunciare”.

Intensi, documentati e appassionati anche gli interventi delle relatrici. Barbara Mapelli ha introdotto il tema parlando di come è cambiato il modo di essere genitori oggi, dei nuovi stereotipi (la madre perfetta, il padre da rotocalco), delle nuove responsabilità individuali, dei dilemmi etici che ci propongono oggi la tecnica e le leggi. Maddalena Gasparini ha dialogato con la ginecologa Marina Ravizza sulle problematiche biologiche e mediche della procreazione medicalmente assistita e della fecondazione eterologa, anche partendo dai dati statistici in Italia e in altri Paesi. Cinzia Piciocchi e Benedetta Liberali hanno affrontato il tema dal lato dei diritti (o meglio, dei nuovi biodiritti), della Costituzione e delle più recenti pronunce legislative.

Gli interventi di Casa delle Donne e Casa dei Diritti hanno sottolineato l’importanza di continuare il lavoro insieme, anche per arricchire lo sguardo di genere  sulle problematiche dei diritti individuali e collettivi.

Grazia Longoni

 

Volere/potere essere madri e padri
Edizioni Casa delle Donne, Milano, 2015


27-10-2015

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