ADELE NE’ BELLA NE’ BRUTTA

quarta di copertina


Una donna insoddisfatta della sua vita, una scoperta del tutto casuale, un cambiamento improvviso e definitivo che assomiglia ai temporali estivi, i cui segnali premonitori solo le donne sanno riconoscere. Adele né bella né brutta vi conquisterà il cuore e la mente per questa scrittura saporosa, cui la ligure Maristella Lippolis ci aveva già abituate.

Leggermente piccante, come un buon pesto, avvolgente come il profumo della maggiorana che in un racconto di un altro suo libro segnava il riscatto dalla solitudine di un’altra donna. Sapori della terra, qui incarnata in una regione volutamente non definita dell’Italia centrale, inquinata da umori razzisti che fanno pensare alla Padania.

E invece non è così – la radice di questi umori non è politica, né sociale; ma affonda dentro l’animo di esseri maschili che hanno perso il contatto con le emozioni.
Come il marito di Adele. Indifferente. Apatico. Amante impresentabile. Nuovo (quasi) ricco in cerca di miseri stimoli erotici. Il romanzo è percorso da vene che vibreranno per ogni donna.

Dolori sommersi che riemergono e possono essere elaborati solo quando il sangue torna a scorrere – dopo anni di congelamento in un’immobilità che è anche salvezza/difesa da nuove sofferenze.
Reti femminili che si aprono di colpo come paracadute; ma il cui tessuto è stato tramato e ordito con i tempi e i modi giusti.

E una favolosa ironia, quella che guarisce le pene d’amore e la paura del futuro, perché una donna che sa ridere e sorridere (degli altri e di se stessa) può guardare ogni cosa dalla giusta distanza.


USCITA NELLE LIBRERIE: 11 marzo 2008

ADELE NE’ BELLA NE’ BRUTTA
di Maristella Lippolis
Piemme edizioni, 2008, E. 14,5