Paola Azzolini e Daniela Brunelli (a cura di)
Leggere le voci
Storia di Lucciola,
rivista manoscritta al femminile
di Maria Gregorio

Nella Sicilia profonda a cavallo fra Otto e Novecento la figlia di un nobile siciliano e di una aristocratica
inglese decide di coinvolgere donne di tutta Italia – giornaliste, scrittrici, pittrici, ma anche semplici donne
di casa – in un ambizioso progetto: una rivista manoscritta, tutta (o quasi) al femminile. Nasce così Lucciola,
che dal 1908 al 1926, con regolarità invidiabile interrotta soltanto dalla prima Guerra Mondiale, verrà
costruita numero dopo numero in un perpetuo viaggiare postale di quaderni lungo la penisola.
Articoli di
letteratura, costume, ma anche di impegno politico (nei mesi che precedono la Grande Guerra, ad esempio) e
di protofemminismo.
I numeri della rivista – tutti, rigorosamente, numeri unici – sono ora conservati a Verona, dove le due
curatrici, Paola Azzolini e Daniela Brunelli, li hanno amorevolmente fatti rivivere in un libro stupefacente:
stupefacente per la bellezza di una rivista composta in modi così caserecci (la grafica delle copertine percorre
tutte le avanguardie del tempo), stupefacente per la varia ricchezza dei contributi, stupefacente perché
restituisce un quadro inedito della società italiana dell'epoca.
Alcuni pezzi anticipano le grandi conquiste sociali dei tempi nuovi. Un esempio? La battaglia per “Il voto
alle donne” che inizia con le parole: “Questa guerra ha fortunatamente sfatata un’altra leggenda: quella
dell’incapacità delle donne a rendere opera utile nel campo intellettuale ed industriale... Dopo questa prova
del fuoco la soluzione in senso positivo del voto alla donna è veramente la conseguenza di una giustizia
distributiva… Purtroppo la donna è stata sinora vittima della legislazione attuale, che ha consacrato una serie
di privilegi per l’uomo ed una serie di limitazioni nei diritti spettanti alla donna.”
Non mancano però testi più
frivoli, come la “lettera a Silvio” del 21 gennaio 1911: “Silvio carissimo, tua moglie non ti ama più… Amico
mio, vuoi un consiglio? Non affliggerti, non fantasticare, non creare dei fantasmi immaginari. E poi, smetti i
musi e ... cerca di non spettinarti!”
Due esaurienti saggi introduttivi narrano la genesi e le vicende della rivista e delle donne che la realizzarono;
all’ampia antologia fa seguito un saggio su La musica delle Lucciole.
PER SCOPRIRE QUANTO ERANO EMANCIPATE LE ITALIANE
BEN PRIMA CHE VENISSE LORO CONCESSO IL DIRITTO DI VOTO
Paola Azzolini e Daniela Brunelli (a cura di)
Leggere le voci.
Storia di Lucciola,
rivista manoscritta al femminile
Edizioni
Sylvestre Bonnard, 2007, 48 €.
home
3-12-07 |