Madri e figlie. Una relazione a tre

segnalato da Painutz

 


Anna Magnani in Bellissima

 

"Non tutte le donne hanno figli, ma tutte le donne hanno una madre. Gli uomini non lo sanno ma l'argomento preferito delle donne non è l'altro sesso, bensì le loro madri". Così la pensano le autrici

Madri ingiuste, madri gelose, madri narcisistiche, madri depresse, madri sostitute, madri amanti, madri insoddisfatte, madri colpevoli: Caroline Eliacheff, psicanalista, e Nathalie Heinich, sociologa, utilizzando gli strumenti delle loro diverse discipline, indagano la complessa ragnatela del rapporto madri-figlie prendendo in esame, però, non personaggi reali o casi clinici, ma la letteratura e il cinema.

Le storie narrate in Madame Bovary, Anna Karenina, L'amante, La lettera scarlatta, Ragione e sentimento, Cenerentola, Cappuccetto rosso e Bellissima, Lezioni di piano, Marnie, Il mio piccolo genio, Tacchi a spillo, insieme a quelle di tanti altri capolavori, sono scandagliate nel tentativo di costruire un immaginario comune che spieghi i difficili e intricati processi di un legame che solo con la presenza di un terzo (la figura paterna, ovviamente) può davvero funzionare.

Attraverso una lettura originale dei casi esemplari di coppie irreali ma celebri, le due autrici offrono al lettore il ventaglio di tutte le relazioni possibili, mostrando come evolvano, di generazione in generazione, la trasmissione dei ruoli, la costruzione delle identità, il confronto con la sessualità, la perdita, l'invecchiamento e la morte.

Madri e figlie unisce al brio espositivo il rigore teorico: un libro dove si apprendono questioni psicanalitiche, si rileggono, in una chiave del tutto inedita, opere d'arte famose e, forse, si impara a conoscere meglio i meccanismi di un rapporto fondamentale.

 

Nathalie Heinich, Caroline Eliacheff
Madri e figlie. Una relazione a tre
Einaudi, 2003
pag. 320, euro 14,80