Pubblichiamo una lettera scritta l'11 marzo, giorno dell'orribile attentato, da una giovane fotografa italiana che vive a Madrid. Il suo testo ci fa riflettere.

Lettera da Madrid

di Giuditta Bussetti


 

 

Ciao, scrivo da Madrid, in un clima di lutto e pensiero che sta sconvolgendo la città. Abito a 200 metri dalla stazione di Atocha, quella più grande, dove l'intenzione era far saltare 2 treni carichi di 4 bombe ciascuno dentro la stazione, in modo che l'intera stazione saltasse. Grazie a Dio c'è stato un leggero ritardo...grazie a Dio per modo di dire. Mi sono svegliata con le sirene, un fiume ininterrotto di sirene, e una telefonata dei miei genitori preoccupati. Sono scesa in strada ancora mezz'addormentata e man mano che mi avvicino alla stazione il caos e la tensione aumentano. Le persone andavano e venivano come in sogno e già avevano bloccato tutto. Arrivavano interi pullman di soccorritori, arrivavano ambulanze da tutta la Spagna in aiuto a quelle di Madrid. In poche ore tre grandi piazze erano stracolme di gente che aspettava per donare il sangue, e naturalmente sono iniziate piccole manifestazioni spontanee e incontrollate, in cui la tensione ha fatto da protagonista e ha messo zizzania tra la gente. Inizialmente si credeva fosse stata Eta e di conseguenza ognuno snocciolava motti di ideologie politiche. addirittura uno se ne è uscito con "viva Franco".

Il governo di Aznar, insiste su questo punto ancora oggi, dice che è stata Eta, quando abbastanza chiaro che il problema è di tutt'altra matrice. Però i politici utilizzano la stessa strategia dei terroristi e usano il terrore di chi mette le bombe a loro convenienza: qui in Spagna ci saranno le elezioni domani, ed è chiaro che al partito di Aznar fa comodo che si pensi che sia stata eta. La manipolazione dell'informazione è lampante:le telefonate che ho ricevuto dall'estero raccontavano di notizie ben differenti da quelle che giravano fra i tg spagnoli.

Comunque, queste cose le sapete già, ciò che posso solo raccontarvi è ciò che ho vissuto in prima persona, piccoli dettagli degli effetti del dolore e della morte inattesa e senza ragione: la mia vicina di casa ha passato una ora e mezza gridando e piangendo per qualcuno, un mio amico conosce persone che fino a ieri risultavano scomparse e che non sono nella lista dei feriti... le sirene hanno continuato per due giorni ininterrotti, mentre bevevo un caffè sotto casa vedo correre polizia etc.: hanno dato un allarme bomba all'angolo di casa mia...era falso.

La strategia del terrore. funziona. spaventa e blocca. L'unica cosa è che possa farci pensare, riflettere su cosa stiamo facendo e su chi siamo. E mi vergogno nel vedere che l'uomo si mette a pensare sono di fronte al guaio. Ad ognuno la risposta, ma non siamo in un film americano e molta gente crede di si, finchè continua a guardare le notizie dalla stessa televisione da cui escono film di azione. le cose brutte rimangono semplicemente cose brutte.


Grazie MILLE per chi mi ha scritto perchè davvero mi sono spaventata. Qui siamo tutti sotto shock. Spero davvero che il fatto che sia successo in europa svegli molti europei dal torpore e faccia pensare non solo a quanto sono pezzi di m... certi invasati, ma anche a quanto siamo ipocriti noi. Insomma così non va, in questo mondo ci stiamo dimenticando che siamo uomini, e che siamo fatti per vivere e sopravvivere, e soprattutto che siamo abbastanza evoluti da poter combattere faccia a faccia. ma questo stile, di tirare la bomba e nascondersi sotto il tappeto, gli islamici invasati lo hanno imparato dagli occidentalisti invasati: basta studiare la storia, passata e attuale, noi facciamo le stesse cose solo in modo più raffinato!

Sono arrabbiata!!!!!!!!! Undici milioni di spagnoli hanno sfilato ieri. Io vorrei che fossimo solidali sempre, e soprattutto con tutti, con TUTTI quelli che camminano su questo globo!!!! siamo tutti umani!!!! e tutti sappiamo quanto bene possiamo farci a vicenda, il bene piu? grande del mondo: amore e scambio!!!

tanti tanti tanti tanti baci
jiu